1. Lalla(e).


    Data: 13/06/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: scaaty, Fonte: RaccontiMilu

    ... anzi, &egrave proprio il caso che io non parli con te� gli avvocati mi ucciderebbero solo perché ti sto rispondendo -- cinque minuti. Dammi cinque minuti - insistetti- non cambierebbe nulla - risposeSentii un nodo alla gola, e gli occhi mi si inumidirono.Sto per piangere, pensai. Cazzo, sto davvero per mettermi a piangere davanti a questo stronzo.Strinsi i denti e mi diedi un pizzicotto sul braccio, senza farmi vedere.Il dolore mi calmò.- ti prego. Cinque minuti - sussurraiLui sospirò.- non adesso. Sono incasinatissimo. Anzi, sono incasinatissimo per colpa tua. Stasera, alle otto� no, alle nove, tanto mi sa che resterò in ufficio fino a notte. Vieni alle nove -Il tempo non passava.Rimasi nell�appartamento, mentre la mia coinquilina fingeva di studiare ma giocava a un cazzo di rompicapo sul telefono, e l�altro coinquilino si fumava la terza canna del giorno.- cazzo! � sbottai � non si respira qui dentro!!! � e mi chiusi in camera, sbattendo la porta.Cosa posso fare cosa posso fare cosa posso fare, mi ripetevo come un mantra.Aprii l�armadio per buttar dentro due magliette che avevo lasciato sul letto, e mi vidi riflessa nello specchio dell�anta.La tshirt da casa che indossavo era stretta, e poiché per stare comoda mi ero tolta il reggiseno, si vedevano i capezzoli attraverso il cotone sottile.Mi fermai.Mi guardai di nuovo.Non pensarci nemmeno, mi dissi.E chiusi l�anta dell�armadio, sbattendola.Mi sdraiai sul letto.Mi addormentai.Mi svegliai che era sera, e decisi di ...
    ... prepararmi.Mi tolsi maglietta e pantaloni.Aprii l�armadio.Di nuovo, mi guardai nello specchio.Un po� piccolina, e con i seni piccoli.Ma magra, atletica, con un bel culo e delle belle gambe.Non. Pensarci. Nemmeno.Mi ripetei.Ma poi, invece dei jeans e della tshirt e della felpa, scelsi una gonna nera al ginocchio, una camicia color terra, una giacca morbida e le scarpe col tacco, che avevo comprato l�anno scorso per il matrimonio di mia cugina.I capelli raccolti.Quando uscii dalla camera, l�inquilino dormiva, russando, sul divano mezzo sfondato.La mia coinquilina mi guardò, fece un piccolo fischio e chiese � serata importante? -- non immagini quanto� - risposi. E uscii.Alle nove l�intero building era quasi vuoto, tutti erano fuggiti dai rispettivi uffici.Entrai nell�ufficio, avevo ancora le chiavi.Tutto il piano era deserto. Tutte le luci spente,Solo la luce dell�ufficio del senior illuminava il corridoio.- permesso? � chiesi, battendo con le nocche sullo stipite.- ah, sei tu � disse lui, senza alzare gli occhi dal monitor � entra -Poi alzò la testa, e per un attimo mi squadrò, non abituato a vedermi vestita così, immaginai.Ma durò un secondo, poi riprese l�espressione neutra di prima.- cinque minuti � disse, guardandomi con aria severa, e indicando l�orologio che aveva appoggiato sulla scrivania.- senti� - incominciai � io non so cosa fare� non so� -E all�improvviso la diga si ruppe.Non ressi più.Incominciai a piangere.Così forte che non riuscivo più a parlare.Lui aprì un cassetto e mi ...
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