Tra Vecchio e Nuovo - Zia e Nipote - Capitolo III
Data: 16/06/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti
... grande di lui? Si sentiva in un ruolo che non era suo, che non gli si addiceva. Rita si sentì avvampare. Un brivido, una pulsione, un istinto. Suo nipote, così giovane, così prestante. Un frutto fresco, maturo, pronto per essere assaporato, succulento nella sua giovinezza, vitalistico nell’essenza più profonda di sé, ad un passo da lei, ad un palmo dal suo corpo, a pochi centimetri dalle sue labbra. Lei in declino, in decadenza e lui in ascesa, in fioritura. La sua instabilità emotiva l’aveva turbata e scossa. Era quello il momento per lei? Esitò, titubò dentro di sé. Lui aveva ricominciato a parlare, cercava ancora parole di conforto, parole zuccherose, come le voleva lei. Aveva preso a fissarlo con lo sguardo perso, assorta nella confusione della propria anima, tra le proprie passioni che si mescolavano l’un l’altra. Matteo smise di parlare, chiedendosi perché sua zia avesse cambiato improvvisamente atteggiamento. Aveva una strana sensazione addosso. Troppo giovane per percepire distintamente gli elettroni nell’aria addensarsi intorno ai loro corpi eccitati, ma troppo grande per ignorare completamente quella instabile tensione. Qualcosa doveva accadere, ma non comprendeva cosa. Furono secondi che durarono decadi per loro. Tutto nuovo per Matteo, tutto sconosciuto, inesplorato e mai provato. Per Rita era tutt’altro discorso. Lei viveva di queste tensioni, sapeva crearle, dissiparle, manipolarle, ma stavolta qualcosa c’era di diverso anche per lei: quella carica si era ...
... creata inconsapevolmente, non programmata in quel momento, improvvisa. Un po’ come quando si addensano velocemente le nubi in una tempesta e un lampo precede il fracasso del tuono che inevitabilmente arriva. Rita aveva visto almeno il lampo e aspettava il tuono, Matteo invece quel lampo non riusciva a vederlo e il tuono stava per sorprenderlo. Rita si avvicinò di qualche centimetro bloccandosi, fissando lo sguardo sulle labbra di Matteo che erano appena socchiuse, in tensione. Anche il ragazzo guardò le labbra di sua zia, forse per riflesso incondizionato o mimica della donna di fronte a lui. Il rossetto gli sembrò ancora più vivido e accesso, un rosso fuoco calamitico. Rita fece un ulteriore passo in avanti, sporgendosi ancora di più. Ora i due percepivano il respiro dell’altro sui rispettivi volti, ma quella fase fu velocemente superata da Rita che coprì definitivamente lo spazio mancante e congiunse le sue labbra a quelle del nipote. I due si baciarono, a stampo, per qualche secondo. Entrambi i loro corpi brulicavano di ormoni in scombuglio, l’eccitazione li assalì entrambi senza risparmiare una sola fibra. Quando si staccarono e si guardarono però, qualcosa non andò nel verso giusto. Rita si aspettava un seguito, un’ulteriore avvicinamento e un bacio più coinvolgente e passionale, come le accadeva di solito. Stavolta invece subentrò un’anomalia non considerata: Matteo si allontanò con un volto stupito e quasi scandalizzato. “Zia, ma che… Che ti prende?” Sussurrò il ragazzo. ...