1. Il concerto


    Data: 18/06/2021, Categorie: Etero Autore: pollo_ollop

    Hai comprato i biglietti mesi fa, non stai più nella pelle, anche in macchina, mentre ci rechiamo al concerto hai messo su il suo cd e canti le sue canzoni. Stiamo andando in un paese a pochi kilometri da casa, è un concerto all’aperto, in una piazza, sono i concerti che preferisco, dalle nostre parti ce ne sono parecchi in estate, anche di gente famosa, come in questo caso. Parcheggio in strada, tra due alberi, sembra che il parcheggio sia stato fatto apposta per la mia macchina, sono piuttosto compiaciuto della mia manovra. “quando hai finito di gongolare, per la tua manovra perfetta, andiamo a cercare qualcosa da mangiare?! Ho fame!” Mi prendi per mano e mi strascini verso il paese, stai praticamente saltellando per quanto sei felice. Quando sei così sei inresistibile, è come se sorridessi con tutto il corpo. Ti strattono a me e ti bacio Mi guardi sorridendo e riparti in cerca di cibo Piazza al taglio e coca cola che ci gustiamo seduti su un muretto, con vista sulla valle sottostante. Mentre mangiamo tu guardi in giro e studi la gente attorno a noi, mentre io studio te. Hai uno scamiciato a fiori che ti arriva a metà coscia, è di cotone leggerissimo, un pochino trasparente… Prima di partire hai cambiato mutande e reggiseno tre volte prima di scegliere quelli che ti stavano meglio e si vedevano meno. Ti slacci un paio di bottoni “te l’avevo detto che era caldo!” tu hai sempre paura di aver freddo ed il tuo vestito ha le maniche a trequarti. “vedrai dopo chi avrà caldo e ...
    ... chi freddo!” Io sono infatti in calzoni corti e maglietta “si come se quel pezzo di manica faccesse la differenza tra caldo e freddo!” “ma te la finisci? “ Allungo una mano e ti slaccio un altro bottone. Mi fermi la mano, alzi una sopracciglia e mi guardi male, ma non sei troppo scollata, allora mi baci la mano e mi sorridi. “andiamo?” Seguiamo la fiumana di gente verso la piazzetta dove ci sarà il concerto. Studiamo la situazione e cerchiamo il posto giusto per noi, non troppo vicino al palco ed agli esagitati ma nemmeno troppo indietro, dove si senta bene .. il posto perfetto insomma. Trovato più o meno il posto giusto, io mi siedo per terra ad aspettare, come ha già fatto tanta altra gente, ma tu rimani in piedi davanti a me. Ti sbircio le gambe abbronzate, da qua si gode di una bella vista delle tue cosce, mi piacerebbe infilare il mio sguardo più in su, ma dovrei abbassare la testa e si capirebbe troppo bene cosa sto facendo. Mi limito ad accarezzarti un polpaccio. “uffa! Non voglio sedermi per terra, mi sporco!” “vieni, siediti sulle mie gambe” “ma alla lunga ti peso!” “vorrà dire che alla lunga ti alzi, ma nel frattempo tu ti riposi e io ne approfitto! E poi inizierà il concerto prima o poi, no?!” Mi dai un buffetto in testa poi inizi i preparativi per sederti. Cerchi di capire in che verso è meglio, poi ti incastri la gonna tra le cosce e scendi piano piano sulle mie gambe, il tutto per evitare che la gonna mostri troppo. Io mi limito a sghignazzare e a godermi lo ...
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