1. Il venerdì del peccato


    Data: 20/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: refabius

    Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din! Din!
    
    Il campanile del duomo ha appena suonato le ore 13 ed oggi non ho alcuna premura di abbassare le serrande, oggi no! Non ho fretta di andar via dal negozio, oggi no!
    
    È venerdì, il nostro venerdì, il venerdì pazzo, il “black Friday” come lo chiami tu o “il venerdì del peccato” come amo definirlo io, quello che immancabilmente da mesi abbiamo scelto come il giorno dei nostri incontri. Non abbiamo saltato un incontro né ce ne siamo concessi di altri.
    
    Un incontro a settimana, uno! Questo era il nostro accordo e cosi sarà!
    
    Per la prima volta, oggi, non ci vedremo nel lussuoso relais in cui siamo soliti incontrarci ne tantomeno violeremo il tuo talamo nuziale, oggi ti voglio in piazza, a pochi metri dal centro, sotto gli occhi indiscreti e pettegoli dei passanti che ti vedranno solo entrare in un negozio come una delle tante donne in giro a fare shopping.
    
    Il sole bacia i belli e stamattina ti ha colorato il viso di una strepitosa luce. Sei entrata come sempre, a tuo modo, elegante e sorridente come una farfalla in piena estate.
    
    Ti attendo col nostro aperitivo preferito, bitter rosso, arancia e glitter di zucchero a decorare il bordo del bicchiere, cosi che il dolce amaro ti solletichi il palato e alle tue labbra possano, immancabilmente, restare attaccati quei granelli di zucchero che mi piace assaggiare con un bacio lento.
    
    “Dai!”
    
    Fremi, hai timore che nell’abbassare le serrande qualcuno possa ...
    ... scorgerci ancora all’interno del negozio, ma è un attimo. Le luci del negozio sono spente, è quasi buio, ma nonostante questo la poca luce riesce nitidamente a rendere visibile il profilo dei nostri corpi, ci avvinghiamo come due fili di una stessa corda. Ami quando ti attacco al muro per baciarti, ti senti in trappola, e ti abbandoni come un naufrago nell’onda avvolgente della nostra passione.
    
    Prendo il mio foulard, che ha i tuoi colori preferiti e di cui rivendichi il possesso e l’eleganza anche davanti agli altri, perché me lo hai regalato tu. Lo arrotolo e con un nodo dietro la tua testa ti copro gli occhi.
    
    Il foulard è di quelli sottili e trasparenti, e se tu volessi, aprendo gli occhi, riusciresti a vedere tutto ben bene, ma non lo fai, non vuoi che il nostro gioco finisca ora, sul più bello. Perche sì, basta toglierlo e il gioco di oggi finisce qua… e tu non vuoi che finisca.
    
    Ti bacio lentamente e con estrema lentezza ti sbottono l’elegante camicia rosa, ti cingo il corpo in un intenso abbraccio e come mio solito, click, in maniera fulminea il tuo reggiseno è slacciato. È un gesto che amo, fulmineo e rapido, che condanna i tuoi seni al peso della gravita e costringe i tuoi capezzoli ad alzare lo sguardo.
    
    Ti giri su te stessa, lasciando che le mie mani ti abbraccino scrutando tra il tuo intimo.
    
    Ti bacio la nuca, ti togli le scarpe, ti abbasso il pantalone, il perizoma e ti sfili tutto il resto… sei nuda.
    
    Ti distendo sul divanetto di attesa, i tuoi seni ...
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