1. Camminando, quello che l'occhio non vede


    Data: 20/06/2021, Categorie: Sentimentali Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    Camminiamo immersi in questo sciame umano impazzito, camminiamo sfiorandoci in punta di dita, lasciando alla nostra mente il compito di accarezzare la pelle che scotta sotto i vestiti, le mani si uniscono castamente, mentre noi in un remoto angolo dell’Universo, stiamo incrociando le dita delle mani mentre ci guardiamo….. Camminiamo offrendo i fianchi, dando l’uno all’altro la scusa per un abbraccio più profondo, mai più profondo ed invasivo di quanto i nostri sguardi ci portino ad esserlo, la dove siamo giù abbracciati tra le nostre confortanti nudità. Camminiamo sì e nell’arrestarti ti blocco stringendoti a me per un bacio rapido, fulmineo, predatorio, mentre in realtà ti sto scopando, mi sto pretendendo la tua carne, la tua mano corre a stringermi la nuca,mentre in realtà la mia schiena si riga delle tue unghie e le pance s’incontrano in un inarco di reni e spinte. Gli occhi si guardano, cercando quello che solo noi riusciamo a vedere, le narici si protendono a sentire l’effluvio dei tuoi umori, del tuo desiderio liquido e nascosto per tutti ...
    ... tranne me. Dovrei spingerti in un androne sfidando ogni decenza e dare corso allo stupro delle tue residue resistenze, mentre l’erezione costretta nei pantaloni, cerca la tua mano per essere guidata dentro di te…e mentre tutto questo accade noi stiamo facendo l’amore in questo vicolo sotto gli occhi divertiti di chi passa e pensa che forse siamo troppo vecchi, per comportarci come ragazzini, di chi non può vedere che stiamo scopando sotto il cielo, sotto questo sole debole e fragile di una giornata gelida di Dicembre. Nascosti in piena evidenza consumiamo il nostro amplesso in un perverso esercizio di esibizionismo, celato agli occhi , siamo noi ed insieme molto di più. Il fiotto di umidità che permea le tue cosce lambendo la stoffa è una dolce tortura che al movimento s’insinua nella carne ad ogni passo, devi dirlo, devi comunicarlo una sorta di maliziosa vendetta perché io pure soffra parte del tuo tormento, affinché io possa condividere la tua voglia carnale insoddisfatta e nel contempo continuare questo amplesso che solo noi possiamo vivere. 
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