1. Fisting..... culetto e figa


    Data: 21/06/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: torromato, Fonte: Annunci69

    Eravamo partite tutte e due, dovevo darle piacere volevo che aumentasse fino al parossismo, non ero contenta, la mia mano ormai era dentro la sua figa fino al polso e lei cercava di aprirsi ancora di più in modo che riuscissi ad affondare ancora e ancora con ogni movimento che facevo.
    
    La volevo fare impazzire, questa volta, toccava a me . E se avevo una mano immersa nella sua figa a mo di cazzo con l’altra, lentamente prima con le dita iniziai a giocherellare con il suo buchetto scuro. Lo sentivo palpitare, lo sentivo contrarsi ad ogni passaggio. Ora lo stavo sfiorando quasi volendole fare del solletico. Lei come in un nirvana di sensi sospirò leggermente, la sentì fremere, capiva quello che volevo fare, la volevo aprire anche li e allora….Nonostante avesse la mia mano immersa dentro di lei fino al polso, con uno sforzo unico dato per vincere le sensazioni che le stavo trasmettendo, tirò su le gambe per aprirsi maggiormente. Ora era distesa, le sue ginocchia sfioravano il busto e con le mani se le teneva alte. Era letteralmente oscena, la sua figa depilata era come la bocca di un serpente che mi stava fagocitando fino al polso, i suoi anelli di ornamento spiccavano in tutta la loro bellezza e mostravano i loro lucidi bagliori, ma ora toccava ancora a me.
    
    Se avevo una mano chiusa a pugno completamente dentro di lei ora toccava all’altra, le contracambiavo il piacere che mi aveva dato prima e…….
    
    Lentamente con un movimento rotatorio iniziai ad inserire le mie dita ...
    ... nel suo culo. La volevo riempire all’inverosimile e lei mi stava aiutando, voleva essere squartata da me. Un dito poi un altro e un altro ancora, sapevo che l’avrei massacrata come lei aveva fatto con me , ma non mi interessava. Eravamo li nella penombra di quella stalla, nel caldo soffocante, sulla paglia mista a segatura dove facevamo i nostri bisogni, la nostra vita, gare, allenamenti, piacere notturno per i padroni e piacere dato tra di noi, non c’era altro eravamo diventate come due schiave del sesso perennemente alla ricerca di piacere e di esibizione quando correvamo nude o bardate trainando il calessino per le gare.
    
    Tre dita nel suo culo, lei mugolò un piano, lentamente, sentì che spingeva, i suoi muscoli dello sfintere mi stavano stritolando le dita, cercava in qualche maniera di assorbirmi anche da li. Ora avevo smesso l’andirivieni nella sua figa con il pugno, mi stavo completamente concentrando li, nel suo culo. Ci fu la sua vice di nuovo,
    
    “ Un momento, lasciami abituare”
    
    Mi accorsi che se la stava facendo addosso per farmi posto, si stava svuotando di quella poca urina che aveva , si stava liberando.
    
    Quel zampillo giallo fece l’effetto di una piccola fontanella, non spingeva, usciva per la pressione data dalle dita nel culo e dalla mano immersa in lei fino al polso.
    
    Si formò sulla sua pancia e sul mio polso quasi una pozza e i rigagnoli scesero lungo i suoi fianchi andandosi a perdere nella paglia. Ora eravamo nel suo piscio, lo sentivo sotto le mie ...
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