1. La dottoressa


    Data: 22/06/2021, Categorie: Lesbo Autore: msm62

    Sara, ragazza indipendente di diciassette anni, fisico asciutto, seno bello e sodo, bocca carnosa, capelli mossi e lunghi fino alle spalle, stava pedalando verso casa, quando una macchina, non rispettando una precedenza la centrò, facendola cadere. Soccorsa, la portarono in ospedale dove fu operata urgentemente. La mattina successiva, si risvegliò nel letto con la gamba immobilizzata ad un peso, che vedeva a malapena con un occhio, mentre l'altro era gonfio dalla botta presa cadendo con il viso sull'asfalto e un braccio ingessato. Poco dopo entrò nella stanza una dottoressa che presentandosi con il nome di Maria, informò la ragazza dei danni ricevuti e che i suoi genitori informati dell'accaduto le erano stati accanto fino a poco prima del suo risveglio. Quando Maria, le tolse il lenzuolo per visitarla, Sarà si accorse di essere completamente nuda e lo fece notare alla dottoressa, che, ridendo, le spiegò come quella situazione sarebbe durata per molto tempo a causa dei chiodi in acciaio inseriti nel braccio e nella gamba. La dottoressa si disse preoccupata anche della botta che Sarà aveva ricevuto sul basso ventre e mentre parlava alla ragazza la sua mano scendeva sul pube premendolo leggermente e facendo gemere Sarà dal dolore. Poi scese sul solco della fighetta di Sara e con due dita incominciò a toccarlo fino a ricercare il buchetto ed penetrarlo fino in fondo. Sarà fece un piccolo urletto, ma non potendo bloccare la mano, chiese alla dottoressa di fermarsi. Maria, ...
    ... spiegò alla ragazza che stava verificando se ci fossero danni interni e che se non si rilassava, doveva subire quel trattamento a lungo. Poco dopo Sara raggiunse l'orgasmo innondando le dita della dottoressa dei suoi umori densi e appiccicosi. Maria informò Sara che sarebbe passata verso sera per vedere come stava e chiamò l'infermiera Dolores per darle un supposta. Dopo pochi minuti arrivò Dolores, sollevò il lenzuolo, alzò la gamba sana di Sara e infilò lentamente la supposta, che ebbe subito un effetto sull'orifizio molto doloroso, tanto che Sarà si lamentava del bruciore.
    
    Verso sera tornò Maria e si sedette sul letto di Sara dicendo: "vedi Sara, ho parlato con i tuoi genitori dei tuoi danni e ho precisato che se non ci sarà la tua collaborazione alle cure che andremmo a fare, potresti rimanere in ospedale anche un anno. È questo quello che vuoi?". La ragazza rispose di no con il capo, così Maria spostò il lenzuolo, tirò fuori dalla tasca un termometro dalla grandezza di due dita sovrapposte e lo infilò nell'orifizio del culetto di Sara che emise un piccolo urletto di dolore. Per sistemarlo bene, Maria lo fece scorrere avanti in dietro più volte e quando Sara involontariamente cercava di farlo uscire, ripeteva l'operazione. Una volta estratto il termometro Maria chiese alla ragazza se era vergine, con un cenno del capo Sarà non confermò. Maria prese un siringa, la riempì d'acqua, mise un catino sotto il sedere di Sara e infilò la siringa nel buchetto della fighetta, poi ...
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