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La prima volta al cinema porno
Data: 22/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: amolafi, Fonte: Annunci69
... caschetto che dopo essersi seduto accanto a me sembrò concentrarsi sulla proiezione, lo curavo con la coda dell'occhio ma lui sembrava interessato sullo alle vicende sullo schermo. Mi venne il sospetto che fosse venuto perché si aspettava qualcosa da me ed aspettavo una sua mossa per dirgli che io ero li per farmelo ciucciare e non per accontentare gli altri quando mi rivolse la parola: "Ti è piaciuto il pompino di quella vecchia troia?" Me lo disse con un tono quasi da amante geloso e io, non so perché, non gli dissi la verità: "Guarda che non mi ha fatto nessun pompino, o meglio, ci ha provato ma non mi tirava." Pensando al fazzoletto che avevo visto quando mi ero seduto gli dissi che non mi era diventato duro con la vecchia troia perché mi ero appena fatto una sega e che poteva controllare raccogliendo il fazzoletto da terra. Senza parlare mi mise la mano direttamente sulla patta e cominciò a palparmi fino a quando sentì che qualcosa si muoveva e poi me lo tirò fuori e andò giù con la bocca a ciucciarmelo. Mi disse che voleva sentirlo tutto dentro e mi chiese di fare l'amore, gli risposi che senza preservativo non facevo niente e comunque non li in mezzo agli altri e mi portò dietro la tenda di un ingresso laterale dove, entrando, vidi che c'era già uno in piedi contro la parete mentre l'altro gli tirava ...
... una pompa. Nel buio quasi totale me lo ciucciò di nuovo e poi, dopo avere infilato il preservativo, lo guidò con la mano affinché glie lo mettesi in culo. Con una spinta lenta ma decisa lo infilai fino in fondo e cominciai a pomparlo sempre più forte tenendolo per i fianchi mentre sentivo i gemiti di quello che a poche decine di centimetri da me stava sborrando in bocca al pompinaro. Avevo sborrato da poco e sapevo che ci avrei messo un bel po' prima di venire di nuovo e nel tentativo di abbreviare i tempi cercavo di sbatterglielo dentro più a fondo possibile per sentire un contatto più forte mentre lui mi incoraggiava dicendomi di romperlo e di fargli male. Sentivo che le mie mani erano strette intorno ai suoi fianchi e forse, senz'altro, gli stavo facendo male ma continuai a spingerlo forte a fondo fino a quando finalmente venni. Si girò, mi tolse il preservativo e me lo prese in bocca leccandolo tutto fino a pulirlo di ogni traccia di sperma e poi se ne andò dicendomi che se fossi tornato dovevo chiamarlo prima di farmi una sega da solo. Uscii dal locale e dopo una decina di metri mi fermai e mentre accendevo una sigaretta sentii qualcuno che mi diceva: "Se sei eccitato posso aiutarti io." Era un ometto basso di statura, la pelata "da ragioniere" e un impermeabilino sgualcito. "Grazie, ho già dato.".