1. Anime dannate 21 Discesa all'inferno


    Data: 23/06/2021, Categorie: Etero Autore: fantasypervoi

    Patrizia, era sconcertata, disorientata, incazzata con se stessa per la sua�incredibile ingenuità.Erano passati tre giorni dall'incontro a tre in casa di Paolo, il ragazzo di�Luisa.Maurizio, l'aveva coccolata e amata nel suo studio sia lunedì che martedì era�completamente appagata sessualmente, anche se lui non voleva sentirlo dire,�per lei, era amore.Tutto sembrava mettersi a posto e improvvisamente sul suo PC, lei nuda ripresa�di schiena che giocava col sesso di Paolo.�Cazzo! Cazzo! Cazzo!��Che stupida fidarsi di quel porco..�.Una semplice scritta sotto la foto.- Ti aspetto alle cinque a casa mia, da sola e vestita da troia quale sei.Firmato semplicemente P�Cazzo! Cazzo! E adesso cosa faccio?�Erano ore che cercava una soluzione.Non sapeva come uscirne, di dirlo a Maurizio non se ne parlava, come poteva�spiegargli che aveva scopato con Paolo e si era fatta leccare la fica da sua�figlia?�Cazzo! Cazzo! �Che situazione di merda!�Doveva prendere tempo, ma, tempo non ce ne era.Trovò una scusa con Maurizio per uscire prima.Alle cinque, era alla porta di paolo.Busso mestamente.Questa volta, aprì lui.La prese per un braccio, la spinse all'interno e rinchiuse la porta.Nessuno era intervenuto a salvarla, non era come nei film, nessun eroe, era�arrivato.Lui, andò sul divano letto, allargò le gambe indecentemente, si mise una mano�sopra i calzoni all'altezza del sesso;- Vieni qui!Non era una richiesta, non c'era trattativa, era un ordine.Mogia, con la testa abbassata, si avviò verso ...
    ... il suo carnefice.Paolo, era entusiasta, quella ragazza, se ben gestita, le avrebbe permesso di�fare un pacco di soldi, si trattava solo di muoversi con cautela senza forzare�troppo la mano, doveva renderla mansueta, portarla a diventare una buona�giumenta da monta. Con il fisico che si trovava, avrebbe fatto perdere la testa�a un sacco di amici pieni di soldi, aveva il viso da bambina e lo sguardo da�verginella, il massimo per i viziati che conoscevaPrima doveva svezzarla bene, abituarla alla sottomissione e a eseguire gli�ordini, poi, il resto sarebbe stato facile.Avrebbe incrinato le sue sicurezze� e poi infranto le sue certezze.Patrizia, abbassò la cerniera tirando fuori il sesso teso, le lacrime�bagnarono la pelle dell'uomo nel momento che� le labbra si stringevano e la�bocca cominciava a succhiare mimando una vagina stretta e calda.Non avrebbe voluto...Non voleva...ma, come uscirne?Sentì la mano di lui che spingeva la nuca a farlo entrare ancora di più;- E questa volta nessun schizzo per aria, vedi di fare un pompino a regola�d'arte.Non c'era dolcezza ne amore, ne sperava di trovarne.La sua bocca, era lo strumento finale del piacere e lui la stava usando�oscenamente.Più di una volta aveva cercato di farlo smettere per prendere aria e fermare�gli inizi di nausea� che stava provando e lui, invece, la obbligava a stare�ferma completamente piena, anzi, spingeva il bacino mettendola in estrema�difficoltà;- Ti dico io quando puoi fermarti! Non sei qui per giocare, perciò, ...
«123»