1. La Manager e il suo giovane Padrone


    Data: 27/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma con garbo e quelle possessive e rudi degli uomini che strizzavano e palpavano dovunque. Poi scoprirono che la muta aveva delle piccole cerniere nei punti strategici e le fecero scorrere. Vennero fuori le due tette e scoperti i genitali. - Bella troia – esclamò ispirato la guardia giurata. - Una vacca tutta per noi – affermò la bionda ricciuta mentre la rossa che si era chinata tra le gambe aveva dato due leccatine alla passerina di Maria e con cognizione disse – sì, deliziosa, ma la dobbiamo riscaldare e così non ci riusciremo. Sleghiamola e mettiamola più comoda. – Ci misero un attimo a farlo, mentre Rita assisteva divertita. - Fatene quello che volete, ma non me la rovinate. – - Tranquilla – rispose la bionda, - vedrai che ora la facciamo decollare. – Maria finì distesa a terra e le due donne ne presero possesso, la rossa le leccava la passera e la bionda capezzoli e tette. – Buona – disse la bionda mordicchiandola sui capezzoli, mentre Maria si inarcava e cercava senza nessun successo di divincolarsi. La bionda strinse con i denti un capezzolo e lo mollò solo per dire, - fai la brava o te lo stacco. – Maria si calmò mentre la rossa le divorava la fica lappando con trasporto. – Buona, davvero buona – diceva intanto che leccava. Maria si calmò, trovava stupido resistere, stavano facendo quello che volevano e l’avrebbero fatto in ogni caso, in più, inutile negarlo, quelle due bagasce la stavano eccitando. Iniziava a bagnarsi e diventare languida, la stessa situazione, uno ...
    ... stupro di gruppo la faceva sentire un giocattolo nelle mani di sconosciuti. I due uomini che per un po’ avevano guardato eccitandosi alle performances delle loro amanti si rifecero avanti. La misero in ginocchio ed uno dei due le levò la ball gag dalla bocca, la guardia giurata le passò il cazzo sulle labbra e glielo sbatté sulle guance. Maria fece ancora resistenza agitando il capo e cercando di non prenderlo in bocca, serrando i denti. Era una resistenza inutile e stupida. Intervenne Rita che la schiaffeggiò di diritto e rovescio – prendilo troia – ingiunse e Maria lo prese, si lamentò, ma saggiamente non emise un fiato, era terrorizzata che la riconoscessero. Aveva capito che i suoi stupratori dal fisico non erano arrivati a nessuna conclusione, ma temeva che se avesse parlato si sarebbe fatta riconoscere dalla voce. Lei non sapeva chi erano, ma erano sicuramente dei colleghi o gente che in qualche modo lavorava lì dentro e quelle voci che per altro la raggiungevano distorte non le dicevano niente. Il cazzo sapeva di rancido, la patta della guardia puzzava, ma Maria ingoiò e dopo un po’ non ci fece più caso. - Brava troia, non sei molto esperta, ma diventerai una grande pompinara – l’incoraggiava la guardia andando avanti ed indietro. Rita le sciolse anche i polsi, prese una mano di Maria e le mise in mano il cazzo dell’altro. – Menaglielo vacca. – Maria ora slurpava e menava, mentre la bionda continuava a leccarla sui capezzoli e la rossa sdraiata per terra le leccava la ...
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