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Il signor franco cap.4
Data: 30/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: skiavetto2094, Fonte: Annunci69
“Moltissimo signor Franco, ogni mattina sono contento di venire al lavoro da lei.” “molto bene Marco, ora ho un compito per te”. Detto questo apri l’armadio e prese un paio di scarpe adidas che erano sporchissime. Il colore bianco originario era diventato un grigio chiaro. “Voglio che con la tua linguetta pulisci le mie scarpe Marco e le fai tornare bianchissime e lucide, chiaro?” “Si signor Franco” risposi immediatamente. “Bene, ora vai nel tuo ufficio e aspetta di essere richiamato da me”. Me ne tornai in ufficio e mi misi subito all’opera. Non fu un lavoro cosi impegnativo dopotutto, le scarpe emanavano un fortissimo odore di piedi che mi eccitava moltissimo. In meno di due ore riuscii a lucidare per bene le scarpe del signor Franco. Poi rimasi in attesa di essere chiamato. Aspettai circa 2 ore, durante le quali mi dedicai a lavori di contabilità e gestione. Improvvisamente suonò il telefono e risposi subito. “Schiavo vieni qui subito e portami le scarpe”. “Si signor Franco, corro subito da lei”. Afferrai le scarpe e nudo ( come stavo sempre in ufficio) mi avviai dal mio padrone. Arrivato davanti alla porta senti dei gemiti soffocati. Non mi feci troppe domande e bussai. “Entra schiavo” mi disse il signor Franco. Io entrai e vidi una scena stupenda. Il signor Franco nudo seduto sulla sua poltrona fissava Giovanni nudo con un grosso plug in culo che succhiava un cazzone spaventosamente grande appartenente ad un uomo nero. Il corpo di ...
... questo umo era stupendo: muscoloso al punto giusto e un accenno di pancetta. Gli unici peli sul corpo erano quelli pubici e la barba. La cosa che mi attirava di più era la sua nerchia. Per quanto si sforzasse Giovanni non riusciva a prenderlo tutto in bocca. “ Vedo che ti piace il cazzone di Akim.. beh, non sei il solo, Giovanni lo adora. Akim ti presento Marco, mio genero e mio nuovo schiavo” Akim mi guardò e mi sorrise. “Ciao piacere schiavetto, ti piace questo”. Tirò fuori il suo minchione dalla bocca affamata di Giovanni e me lo mostrò. Il suo cazzo era descrivibile in una sola parola: Perfetto. Bello grosso, bello lungo dritto come un fuso. Giovanni guaiva come un cane per riaverlo indietro e Akim non lo fece aspettare troppo. “Vedi Giovanni, Akim è un mio vecchio amico e dipendente storico. Insieme ne abbiamo scopati di schiavetti e di fighette. Il suo cazzone se te lo stessi chiedendo è lungo 27 cm e nessuno può resistere dopo averlo visto”. Era verissimo. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. “Ti ho chiamato Marco, non solo per riprendermi le scarpe, ma anche per farti assistere ad una bella scena che ti vedrà protagonista in futuro, ora in ginocchio e mettiti in un angolo in silenzio e osserva” Mi misi in un cantuccio e osservai una delle scene più belle mai viste. Akim iniziò a fottere la bocca di Giovanni con forza finché non ebbe i conati di vomito. Lo prese per i capelli e lo girò. Prese il plug e con forza lo tirò. Giovanni ...