Le vacanze estive: annoiata
Data: 02/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: ComfortablyNumb
La fine della scuola è sempre la cosa più bella del mondo soprattutto quando l’anno che ti aspetta è quello degli esami di diploma… ma il problema è la noia. Ogni anno, a luglio, io e i miei genitori ci trasferiamo in un piccolo villino in campagna, in una strada sperduta nelle campagne molisane. Loro vanno a lavoro e io passo tutto il giorno tra whatsapp, facebook, instagram. Qualche volta viene una mia amica a trovarmi e si ferma a pranzo, ma il resto dei giorni scorre via monotono e noioso. Quest’anno, a qualche centinaio di metri di distanza dalla villa, si è aperto un piccolo centro sportivo. Vedo gente che fa footing: uomini, donne, giovani, meno giovani… tutti che corrono anche nelle ore più calde per giustificare le mega mangiate estive. Una mattina, mentre ero seduta sul muretto che si affaccia sulla strada, a messaggiare con una mia amica godendomi il sole, vedo un ragazzo, età dai 30 ai 35 anni, petto nudo e pantaloncino. Lo vedo da lontano intento a correre con cadenza precisa, atletica. Auricolari nelle orecchie, occhiali da sole, sguardo fisso sulla strada. Troppo convinto di quello che fa. Mi viene una idea: vediamo se è davvero concentrato sulla strada o se…. Indossavo un pantaloncino largo tipo basket e una canotta senza reggiseno. In maniera disinvolta, porto le gambe al petto così da lasciare abbastanza spazio da far vedere le mutandine e inarco la schiena per tirar fuori il seno. Con finta naturalezza, continuo a messaggiare col telefonino, spiando con la ...
... coda dell’occhio il bel ragazzone che nel frattempo si avvicinava alla mia postazione. Sentivo il cuore battere velocemente, l’adrenalina a palla… il ragazzo mi passa a 1 metro… ma niente…tira dritto, neanche un guardo…. Uffa…. Vabbè pazienza… continuo a messaggiare per una buona mezz'ora… quando ad un tratto lo rivedo in lontananza, sempre con il solito passo, ripercorrere la strada in senso inverso. Questa volta mi metto di spalle al suo senso di marcia, un po’ offesa visto che prima non mi ha degnato neanche di uno sguardo… Sento i suoi passi che si avvicinano, a ritmo costante, preciso fino a quando… “Ciao, scusami…. non è che avresti una bottiglietta d’acqua?” Mi giro e lo guardo. Proprio un bel ragazzo. Fisico abbronzato, scolpito, addominali tesi, gambe muscolose “Ciao… si certo aspettami qui” Entro in casa a prendere una bottiglia fresca e ritorno al muretto “Ecco, è fresca” “Grazie mille, come ti chiami?” “Laura, tu?” “Paolo. Cosa fai qui?” “Niente… passo il tempo” Nel frattempo, mentre con una mano aveva la bottiglia dell’acqua da cui beveva, con l’altra aveva scostato una gamba del pantaloncino facendo uscire la cappella…. Io rimango immobile “Grazie per l’acqua Laura. … te li vuoi guadagnare 10 euro?” e con la mano si accarezza la cappella…. Io ancora immobile e senza parole distolgo lo sguardo da quell’asta dura e con le vene che pulsavano… “Ma sei scemo scusa?” “Mmm... guarda che ti notato prima. Le tue mutandine bianche con i pois rosa sono molto carine” Allora ...