1. Quella sera al cinema (terza parte)


    Data: 03/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: MauXCuck

    ... cinquantina, ma in quel momento non me ne faccio un problema: la voglia, quasi la necessità di liberarmi dal peso che sento all' altezza del pube è tanta, ma non voglio soddisfarla con mia moglie. Non voglio mischiarmi con quei ragazzi in quella situazione da lei non voluta. Ricambio il sorriso e le faccio una carezza sulla spalla. Il compagno, che si sta masturbando anche se con poco successo, le dice di succhiarmelo e lei, docilmente, si china in avanti ed inizia. Lui le solleva la gonna fino alle spalle e ho la conferma che non indossa mutandine. Mi chino in avanti e le tocco il culo, un pò grosso ma rotondo e sodo: tanto basta per scatenare finalmente un liberatorio orgasmo. Le vengo in bocca, ma poi lei sputa in terra la copiosa eiaculazione. L' uomo prende il mio posto mentre io tampono con dei fazzolettini e mi rivesto. Non voglio andare in bagno e lasciare Ada da sola in questa situazione. Lei intanto è sempre impegnata con i due. Sento che quello che sta succhiando sembra impaziente di penetrarla e sollecita l' amico a sbrigarsi a venire perchè non sa quanto resisterà. Nel frattempo il primo è rientrato: ha di nuovo i pantaloni e le mutande abbassate e si sta lentamente masturbando il cazzo che sembra tornare in erezione. E' interessato alla nuova arrivata: le tocca il culo e il pube piuttosto rudemente. L' uomo si toglie dalla bocca della compagna e lo invita a prendere il suo posto, mentre lui continua a masturbarsi. Ad un tratto si sente: ...
    ... "Merda...merda....merda." quasi gridato dal ragazzo spompinato da mia moglie. Evidentemente non è riuscito a resistere e le sta venendo in bocca. Pochi secondi, e anche quello che la sta penetrando accelera il ritmo e finalmente si scarica dentro di lei. All' improvviso, le luci in sala si accendono. Il film è finito. Mi precipito a chiudere la tenda e, in tutta fretta, tutti si rivestono. Trovo il vestito di mia moglie in terra e glielo porgo. Vorrei aiutarla ad indossarlo ma lei si scosta di scatto e sibila. "Lasciami stare...non mi toccare... non mi toccare, hai capito?" Sono scioccato da questa sua reazione, che testimonia quanto ha sofferto e...che mi sta accusando di quello che è successo. Ogni tanto, mentre guido lancio qualche rapida occhiata verso di lei. Ha gli occhi gonfi, i capelli impiastricciati, tracce bluastre sulle guance lasciate dalle lacrime che le hanno solcate. In mezz' ora di assoluto silenzio arriviamo a casa. Aziono il telecomando del garage e, mentre la serranda di alza, lei spalanca la portiera e scende precipitosamente. Raggiunge di corsa il portone e lo apre. Io non posso fare altro che parcheggiare la macchina e, altrettanto rapidamente, raggiungere l' appartamento e aprire la porta. La cerco nella nostra stanza, ma di lei non c' è traccia, così come nei saloni e in cucina. Resta solo la stanza degli ospiti, verso la quale mi dirigo col cuore in gola per l' angoscia. Una lama di luce filtra da sotto la porta, ma quando cerco di aprire, la trovo chiusa a chiave. Busso ...