Come Un Bicchiere Di Vino
Data: 03/07/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Bragi, Fonte: RaccontiMilu
... col passare degli anni, di quanto non lo fosse da giovane. Proprio come il suo vino poi, era rossa. La sua chioma corta, liscia, che le accarezzava il volto con ogni movimento, era infatti del medesimo colore porpora, intenso, puro, che pareva essere nero al buio ma che, al primo fascio di luce che lo attraversava, mostrava i suoi riflessi più accesi ed attraenti.Abbassando lo sguardo per non dare l�impressione di fissarla, egli si soffermò brevemente sui suoi seni, due colli ben pronunciati i quali, sebbene non fossero rotondi come potevano esserlo un tempo, avevano ben resistito al passare degli anni, rimanendo fertili ed invitanti, ben visibili dalla scollatura della camicetta bianca che li copriva faticosamente. Più in basso, egli rallentò per seguire la linea delle sue cosce lisce, rosee, invitanti, le quali emergevano spavalde da un paio di pantaloncini corti e stretti. Arrivatagli vicino, Sara versò agilmente un bicchiere di rosso, prima di voltarsi ancora e puntare, decisa, la porta della cucina.�Vado a vedere a che punto siamo.� Disse varcandone la soglia.Lui non rispose se non con un cenno della testa che ella non avrebbe comunque potuto vedere. Guardò solo la porta che si chiudeva alle sue spalle, oscurando il panorama splendido che era il suo sedere, leggermente abbondante ma perfettamente rotondo, il quale pareva danzare al ritmo incalzante dei suoi lunghi passi. Quando finalmente la porta sbatté contro lo stipite, egli si risvegliò di scatto, come se avesse ...
... sognato fino a quel momento, ritrovandosi a sobbalzare sopra la sedia, quasi spaventato dall�idea di essersi perso con lo sguardo rivolto alle forme della moglie dell�oste.I minuti successivi passarono osservando lo schermo del cellulare. Dopo aver visitato tutti i principali siti di social networking, di notizie, di sport, di approfondimento scientifico e dopo aver letto almeno due o tre lunghi articoli dall�inizio alla fine, egli si rese conto che, nonostante fossero passati quasi venti minuti, non solo non era ancora stato servito nulla in tavola ma nessuno aveva più sporto il naso dalla cucina. Alzatosi dalla sedia, egli andò in bagno a lavarsi le mani, poi passeggiò per la sala, osservando tutti i quadri, i tavoli, le suppellettili per poi tornare, lentamente, verso il suo posto.Fu allora che l�impazienza e la curiosità presero il sopravvento. Erano passati oramai venticinque minuti e nessuno aveva più attraversato la sala del ristorante. Pur sapendo che, data la stagione, i clienti scarseggiavano, il cameriere era in ferie e i figli di Lorenzo dalla nonna in campagna, non era certamente normale che le due persone rimaste a lavorare al ristorante avessero tanto da fare in cucina da non poter nemmeno sporgersi per dare una spiegazione.Evitando di sedersi nuovamente quindi, egli si voltò verso la porta dal quale Sara era uscita e, con passi lenti ed esitanti, vi si avvicinò fino a posarvi sopra la mano. Non era affatto sicuro di quel che stava per fare, non era mai stato nella ...