1. Nel tuo ufficio


    Data: 03/01/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: la bella bambolina

    Busso alla porta del tuo ufficio, mi apri e senza rendermene conto sono tra le tue braccia che mi trascinano dentro. Mi baci e, sollevandomi, mi porti al centro della stanza. Ti allontani da me e mi guardi. I nostri sguardi si incontrano, l�elettricità della nostra voglia aleggia nell�aria avvolgendo i nostri sensi. Abbasso lo sguardo, quasi a vergognarmi dell�eccitazione che provo, quel�eccitazione che mi fra tremare le gambe e bagnare copiosamente. Te ne accorgi e mi raggiungi. Le tue mani iniziano ad accarezzarmi il viso, chiudo gli occhi godendomi il tuo tocco leggero. Scendono sul collo e i brividi iniziano a percorrermi la schiena. Mi slacci la camicetta, un bottone dopo l�altro sfiorandomi leggermente la pelle. E poi è la volta della gonna che slacci cingendomi per la vita e facendomela scivolare sulla gambe, fino ai miei piedi. Apro gli occhi, tu davanti a me, con un sorriso soddisfatto che osservi il completo intimo, comprato per l�occasione, di pizzo nero con ricami bianchi, autoreggenti nere e scarpe con tacco a spillo, mi porgi la mano per aiutarmi ad uscire dalla gonna che ormai è un cerchio ai miei piedi. Mi baci ancora, tenendomi stretta a te, facendo aderire completamente i nostri corpi l�uno all�altro. In un sospiro mi sussurri all�orecchio di spogliarti. Lo faccio senza esitazione, percorro con le mani le tue braccia fino ad arrivare ai polsini della camicia, te li slaccio�.le mie mani ripercorrono in senso inverso il tragitto appena fatto sulle tue ...
    ... braccia fino ad arrivare alle spalle, continuo fino al collo, ti accarezzo e un�idea mi viene in mente�.ti guardo fisso negli occhi, il mio sorrisetto a fior di labbra, tradisce la marachella che sto pensando� te ne accorgi, ma ormai è tardi�..afferrando i lembi superiori del colletto della camicia, te la spalanco facendo saltare tutti i bottoni. Un�aria di sfida misto ad ira aleggia nel tuo sguardo e in men che non si dica, sono a cavalcioni delle tue gambe, a pancia in giù, il tuo braccio sinistro blocca la mia testa e le mie braccia, mentre il destro blocca le mie gambe. Non posso dartela vinta e provo un po� a divincolarmi, ma senza troppa convinzione. Una prima sculacciata arriva inaspettata facendomi irrigidire e bloccando immediatamente ogni ulteriore mia voglia di ribellione, seguita da una seconda e una terza. Il bruciore si irradia dentro di me, insieme all�umiliazione, ma non è nulla in confronto all�eccitazione provata. Sento il tuo cazzo sotto di me premere sulla mia pancia, questo gioco ti piace e ti eccita e inizi ad accarezzarmi proprio dove poco fa mi hai colpito e che ha reso la zona sensibilissima. Mi sfili il perizoma e lo guardi. Immagino il tuo sorriso soddisfatto nel notare quanto mi sia eccitata mentre io sono rossa di vergogna, ma non puoi vedere il mio viso imbarazzato. Lo lanci al centro della stanza e ricomincia ad accarezzarmi, questa volta più intensamente, più profondamente, le tue dita scivolano sulla mia figa ormai grondante di eccitazione�giochi ...
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