1. Festa Segreta a Venezia


    Data: 08/07/2021, Categorie: scambio di coppia Autore: Sam Booth, Fonte: EroticiRacconti

    ... neri fino sotto le spalle, una bella quarta di seno rifatto da poco e un culo che faceva ancora girare la testa agli uomini quando passava. L’unico problema era che da qualche tempo era diventata vegana, si era iscritta a yoga e parlava e parlava sempre. L’unico momento in cui stava zitta era quando aveva qualcosa in bocca che non le lasciava la possibilità di parlare. E quando uscivamo assieme trovavo sempre un buon pretesto per farla tacere. Almeno per una buona mezz’oretta. Il party era organizzato molto bene, la musica, seppure molto alta e martellante non dava fastidio, anzi faceva venire voglia di ballare e si riusciva tranquillamente a parlare, voleva dire che l’impianto audio era davvero buono. Ai lati del salone c’erano 6 piccole stanze, ognuna delle quali illuminata da delle luci diverse in ognuna di essa, tranne due che erano praticamente quasi al buio. Entrammo in una sala completamente illuminata da una soffusa luce rossa. Ci avvicinammo al bar e notammo che i drinks che stavano preparando erano solamente rossi. Cosmopolitan, Campari Orange, Tequila Sunrise ed altri di cui non conosco il nome. Subito presi dalla genialità della cosa andammo nella stanza illuminata di azzurro e notammo che anche qui i cocktail erano solo blu o azzurri. Fantastica idea quella dei cocktail divisi per colore. Immaginammo che nella stanza verde i mojiti fossero i più gettonati. Alla fine ordinammo due cocktail un pò anni 80 nella stanza azzurra, due “laguna blu”, curacao blu, vodka ...
    ... e un pò di succo di limone. I due cocktail erano molto forti e io e Giulia ci sciogliemmo un pochettino. Lei si tolse il mantello, che appoggiò in una sedia, e rimase solo con il body rosso scollatissimo e la gonna nera mentre io cominciai a guardarmi intorno per ammirare le altre ospiti della festa. Girovagammo un pochettino per le stanze del palazzo fino ad arrivare in una delle stanze buie. Vedemmo qualche coppia che vi entrava e prendemmo coraggio pure noi. Ci avvicinammo, spostammo la tenda rossa di velluto che separava la stanza dal resto. La stanza era appena appena illuminata da qualche abatjour sistemate sopra a dei tavolini negli angoli della stanza. Una luce fioca illuminava le pareti ricoperte di carta da parati damascata rossa e dei divani in pelle chesterfield neri. Io e Giulia, trovammo spazio su un divano occupato solo per metà da un altra coppia. Lei era seduta con le gambe accavallate e praticamente spalmata su di lui. Intorno un altra decina di coppiette chiaccheravano allegramente sugli altri divani, qualcuno di baciava, altri allungavano un pò le mani complice l’oscurità ma l’ambiente era comunque molto raffinato ed elegante. La coppia nostra vicina si rivolse a noi chiedendoci di dove fossimo. Noi rispondemmo e scoprimmo che anche loro erano della provincia di Vicenza. Cominciammo così a parlare del più e del meno sorseggiando i nostri drink. Lei era una splendida donna sulla 40ina, strraniera a giudicare dal forte accento dell’est, bocca un pò troppo ...
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