Alice
Data: 08/07/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: putadelacruz, Fonte: RaccontiMilu
Per leggere altri racconti visitate il mio blog: http://putadelacruz.blogspot.com/Era diventata una piccola ossessione; il rapporto con sua sorella era sempre stato tranquillo e senza fraintendimenti, eppure in quell'ultimo periodo non sapeva più come comportarsi: la dolce Alice, adolescente e sensuale, sempre più impegnata in uscite serali, divertimenti, discoteche e limonate coi ragazzi sotto al portone di casa; Alice che indossava abiti succinti, vestiti corti, che si depilava la peluria delle gambe e, a volte, anche l'inguine; Alice che indossava tacchi vertiginosi, che infilava i suoi piccoli piedi sempre curati e smaltati in quei trampoli seducenti e aggressivi, atteggiandosi da donna matura, sensuale e viva, femminile. Non era facile far finta di niente.Quella sera sentiva una tentazione irresistibile, qualcosa che sapeva di non poter frenare. Iniziò a spiare Alice mentre la ragazza si preparava in bagno. Appena docciata, l'acqua che ancora le gocciolava dal corpo pallido, lentigginoso, snello e sinuoso come quello di una gattina dolciastra; i capelli biondi, un po' mossi, che le coprivano la fronte tonda e perfetta. I suoi occhi erano così profondi in quell'azzurro vertiginoso! Non poteva far finta di niente, avrebbe voluto prenderla e scoparsela sul lavandino, toglierle di dosso l'accappatoio da ragazzina e buttarla nella vasca, violentarla, oppure no, al contrario: possederla dolcemente, accarezzarle le gambe magre e lisce, baciarle i piedi, il viso, il collo e ...
... accarezzarle la schiena.Entrò senza dire una sola parola. Lei indossava solo un accappatoio e i tacchi a spillo, quasi come se fosse già pronta per quei ragazzi maturi, per quegli uomini che in discoteca le offrivano da bere. Non disse nulla, lo guardò con un sorriso, e continuò a pettinarsi e a curare un corpo che sarebbe stato strumento di seduzione per qualcun altro ma non per lui, no, lui era solo il suo fratellino.Le saltò addosso, le tappò la bocca e la schiacciò contro il lavandino. Lei sembrò volersi opporre, poi accolse quella passione, allargò le gambe e si fece spostare col sedere sul lavandino. Schiuse le cosce come una prostituta, era già allenata, si capiva: aveva già fatto sesso e lui non sarebbe stato né il primo né l'ultimo. Era incesto, era una follia, ma quei capelli biondi lo avvolsero e lo catturarono.Alice gli sbottonò i jeans e glielo cavò fuori dalle mutande con le piccole mani esperte, quelle dita lunghe e sensuali che glielo presero quasi con forza, con violenza. E lui rispose facendosi segare, sorridendole e baciandole i seni piccoli e consistenti.Poi arrivò il momento, quello a lungo atteso. Lei allargò ancora un po' di più le cosce pallide, lui le si fece più vicino, la cappella era solida e fu facile penetrarle dolcemente le labbra carnose della piccola figa. Le entrò dentro, lentamente, e iniziò a muoversi, mentre sprofondava con la faccia nel suo profumato collo, nell'incavo della spalla, baciandole la clavicola e annusando ancora più intensamente ...