1. Nella cabina del telefono


    Data: 09/07/2021, Categorie: Etero Autore: voyeter

    Un' avventura che ricordo con immensa eccitazione .Quando eravamo più giovani non vi erano i telefoni cellulari e qualcuno per risparmiare anzichè telefonare da casa , andava al Bar sotto casa o alla cabina. Così faceva mia moglie (in quel periodo eravamo fidanzati), che andava in una stanzina di un bar a telefonare a vari parenti del sud Italia per salutarli e sapere come stavano. Fra questi vi era suo zio , il fratello di sua mamma. Mi aveva raccontato che ogni volta che scendevano al paese questo zio,di circa 65 anni non faceva altro che guardarla morbosamente ,si massaggiava il cazzo davanti a lei e cercava ogni contatto possibile , talvolta anche di sfregarsi sul suo splendido culetto. Una volta cresciuta però quando questo zio si allargò troppo , mia moglie si incazzò e lo minacciò. Dal quel momento non si azzardò più a fare niente se non a sbavare e masturbarsi in bagno alla vista di mia moglie , la quale non sdegnava di farlo arrapare con vestiti succinti e girando per casa con il costume. E questo a mia moglie piace perchè ha un forte istinto esibizionista, anche allora che era una ragazzina.
    
    Comunque ricordo che ero fuori dallo stanzino mentre lei finiva di parlare al telefono , io mi spallavo e mi stavo bevendo una birra di cui ricordo ancora la marca , una Corona. Mi fece cenno che doveva fare l'ultima telefonata allora entrai e cominciai a dirle che ero stufo di aspettare e volevo andare via
    
    Dai amore devo fare l'ultima telefonata a quel vecchio bavoso ...
    ... dello Zio Giuliano e poi andiamo
    
    La parola vecchio bavoso mi ricordò tutto quello che mi aveva raccontato , sarà stato per la birra bevuta, l'abbigliamento sempre provocante che portava e il caldo del locale ma mi fece tremendamente eccitare , così aspettai che componesse il numero e appena cominciò a parlare la cinsi da dietro e cominciai a baciarla sul collo molto teneramente e dolcemente ,e allo stesso tempo a farle sentire il gonfiore sul suo culetto. Lei continuò a parlare perchè per ora i miei baci erano molto delicati e dolci , io ero in estasi abbagliato dai fumi dell'alcool e dell'eccitazione. Adesso mentre le leccavo il collo , avevo appoggiato sul panchetto la birra e avevo cominciato a tastarle le tette sode senza reggiseno e stavo pizzicando entrambe i capezzoli. Uhm , ti amo le dissi nell'orecchio e mi fai impazzire mentre continuavo a martoriarle i capezzoli.
    
    Lei mantenendo la cornetta all'orecchio ma girando la parte dove parlava ruotò la testa e mi infilò la lingua in bocca , facendomi arrapare ancora di più , ma poi accarezzandomi la guancia in modo molto dolce mi disse:
    
    -dai smetti che continuiamo dopo adesso potrebbe accorgersi di qualcosa,anche io sono eccitata amore , ma non possiamo qui!
    
    Uhmmmmm strizzandole maggiormente i capezzoli , scordatelo non mi stacco da te mi fai troppo sesso nel mentre lei cercava di rispondere allo zio che non faceva altro che parlare. A un certo punto le scappò un urletto che mise sugli attenti il bavoso e che sentìi ...
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