1. Quel suo desiderio nascosto


    Data: 12/07/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69

    Parto dall'idea che la vera dominazione deve essere fortemente mentale. Se parte da foto o da una conoscenza reale, perde già in partenza di forza in quanto l'aspetto visivo ne inquina il valore. Per quello amo propormi in questo modo senza chiedere foto ad alcuna e questo è molto apprezzato.
    
    Solo dopo un'iniziale percorso virtuale nel quale prendono forma fiducia e credibilità, rendo più reale la mia presenza nella vita della mia donna ed in ogni caso è un qualcosa che condivido con lei quando è pronta.
    
    Prima la mia voce, poi l'eventuale incontro.
    
    Sempre condiviso con lei. La mia donna non è una vittima , ma una persona che cerca nuove strade dopo anni in rapporti a cui sente di non aver più nulla da chiedere e ancora più spesso da ottenere dal suo partner ufficiale.
    
    In attesa di postare la prossima settimana un nuovo episodio vero del mio rapporto con Lorena, oggi pubblico una storia postata anni fa che racconta di come una donna possa scoprirsi diversa in una situazione in cui non può scegliere.
    
    Incredibile come la vita possa cambiare in pochi attimi, come una coppia che si conosce da anni e che ha creato un progetto importante come una famiglia, possa scoprirsi diversa e per alcuni versi sconosciuta.
    
    Monica ha 34anni ed è felicemente sposata con Paolo da 7. La loro unione già datata da un lungo fidanzamento, ha partorito un bimbo di 5 anni che entrambi amano tantissimo.
    
    E' infermiera diplomata e lavora presso uno studio medico privato convenzionato ...
    ... con l' ospedale della sua cittadina. Lo studio si occupa di surrogare il pronto soccorso dell'ospedale nei casi meno gravi come ferite e contusioni. È diretto da un medico di 68anni che verrà presto avvicendato.
    
    La famiglia è serena ed economicamente sana in quanto Paolo ha messo gestisce una piccola azienda di costruzioni edili molto stimata nella zona.
    
    Nello studio medico è affiancata da altre due infermiere. Nella rotazione di orario quella sera tocca a lei la chiusura alle 20, sarà il marito come al solito a passare a prenderla per il ritorno alla loro villetta edificata alle porte della cittadina.
    
    Come sempre alle 1830 tutti se ne vanno lasciando la ragazza sola con gli ultimi pazienti. Quel giorno la sala attesa si è svuotata presto e Monica sta finendo di medicare una giovane donna con leggere ustioni, regalo di un forno mal approcciato.
    
    Spera di cavarsela in fretta così da avere un'oretta tranquilla per andare in internet a cercare informazioni sulla prossima vacanza estiva, è già giugno inoltrato ed il tempo stringe.
    
    Sta finendo la medicazione quando sente il citofono all'entrata, come sempre apre in modo automatico imprecando dentro di se per l'ospite inopportuno.
    
    Terminato di medicare la ragazza, le chiede gentilmente di far entrare chi sta aspettando in saletta.
    
    Dopo pochi attimi due uomini con espressioni non propriamente rassicuranti fanno capolino nello studio.
    
    "Buongiorno dottoressa, il mio amico si è ferito ad una gamba"
    
    Colui che ha ...
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