1. Eccitazione in treno


    Data: 04/01/2018, Categorie: Etero Autore: Ambra09

    C�è chi dice che il treno risvegli strani stimoli nelle donne, che il continuo dondolio le ecciti. A me non è mai capitato, mai prima dell�ultima volta che è subentrata quasi come un�eccezione.Nel treno del ritorno alla abituale vita cittadina, insieme al mio ragazzo occupiamo la cabina assegnataci in base ai numeri dei posti� vagone 2� posti 45 e 46� ci ritroviamo davanti uno scompartimento vuoto in cui ci accingiamo a sistemare le valige per il lungo viaggio che ci attende.Il treno riparte con i posti nel nostro scompartimento ancora vuoti e l�idea di giocare un po� scatta in fretta. Chiudiamo la porticina e tiriamo le tende, la vista nel corridoio è così nascosta. Ci sediamo l�uno di fronte all�altra e ci scambiamo rapide occhiate. Il mio ragazzo accarezza la cintola dei pantaloni scuri di cotone, so bene quanto è porco e immagino già cosa voglia da me.E la richiesta non si fa attendere� pochi minuti e si tira fuori il membro. Tira giù la cerniera e dalla fessura sbuca solo la punta mentre il resto dell�asta resta per metà nascosto. Me lo mostra bello duro e come se non fossi già abbastanza eccitata, sento la voglia dentro che monta violenta.Perché non giocare ancora? Perché non esagerare ancora di più? In quel momento l�unica cosa che voglio è che si ecciti oltre ogni limite. Ma soprattutto ho un immenso desiderio di godere io per prima.Gli sorrido e gli dico che non va bene, che si gioca a modo mio.Indosso dei sandali alti con zeppa ma questi non mi impediscono di ...
    ... tirare i piedi sul sedile. In tale posizione mi ritrovo con le gambe completamente spalancate e la gonnellina a pieghe celeste risale mettendo ben in mostra tutta la mia intimità.E� indubbio, sono io la più porca tra i due� con voce dolce gli dico di scansarmi le mutandine e di farmi godere perché muoio dalla voglia.Si alza dal sedile e si avvicina al mio inginocchiandosi. So per certo che sente bene il mio odore, profumo di figa bagnata, l�effluvio raggiunge anche le mie narici. Sposta gli slip rosa inumiditisi e si succhia un dito.Lo affonda dentro� lentamente. Lo ritira e affonda ancora. Dopo un po� di affondi prende un ritmo sempre più veloce fino a strofinarmi forte come a scoparmi. Da un unico dito si passa a due, due dita che non mi danno tregua, che mi costringono a mordermi le labbra per non gemere dai brividi di piacere.Dopo aver tirato le mutandine del tutto a lato, poggia il pollice dell�altra mano sul clitoride ed è lì che iniziano i miei orgasmi. Al godimento diffuso che provavo si sostituiscono intense scariche di piacere, scariche violente che mi fanno sciogliere sulle sue dita. Stavolta non trattengo i gemiti. Non mi interessa nulla di chi passa in corridoio o di chi vi staziona. Godo intensamente e gemo senza ritegno. Lui se ne eccita� mi chiama puttana, dice che sono una puttana disposta a fare porcate sempre e ovunque.Gli chiedo di fermarsi� gli dico che non resisto più, che se vengo ancora una volta svengo. Con un sorriso di soddisfazione mi accontenta e sfila ...
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