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Alessandra tra le vipere
Data: 13/07/2021, Categorie: Altro, Lesbo Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: AlessandraV
� Un maxi frapp� alla vaniglia, una cheesecake al mirtillo e un bicchiere d�acqua, grazie. Entrata di corsa da Starbucks faccio segno alla ragazza al bancone e mi butto sul primo divanetto libero per riprendere fiato. L�orologio alla parete segna le 9:02, tiro fuori un fazzoletto e mi asciugo la fronte marcia di sudore. Fuori dalla vetrata il sole di L.A. illumina la variopinta folla che attraversa Sunset Boulevard: un�orgia allucinata di famiglie bianche di cattolici benpensanti, spacciatori sudamericani con lo shotgun nel bagagliaio, rispettati primari di colore che vivono in ville da gangster e attricette strafatte di coca che si confondono con puttane strafatte di coca. Mi guardo intorno. Seduto al tavolo di fianco a me un giovane hipster sta facendo finta di lavorare a qualcosa di grafico sul suo macbook nuovo. Ha lo sguardo di chi non scopa da mesi e probabilmente sta cercando di fare colpo su qualche cagnetta artistoide un po� idiota da portare a letto in giornata. Il classico sfigato graziato dalla moda della barba con cui pu� nascondere la sua faccia e sembrare meno cesso di quello che �. Un esemplare fantastico da prendere per il culo ma al momento la mia attenzione � impegnata su qualcos�altro: cercare di non perdere i sensi. La pressione si sta facendo sempre pi� bassa, il cuore aumenta i battiti per l�ansia e il sudore mi cola dalla fronte. Un calo di zuccheri? O forse � la roba che mi ha dato Jixa in camerino? Aveva detto che i �problemi� sarebbero arrivati ...
... pi� avanti, possibile che sia gi� in astinenza? No, � probabilmente solo un calo di zuccheri. Cos�ho mangiato ieri? A pranzo quel mezzo panino avanzato e a cena? Ah s�, il sushi. Ho mangiato il sushi da Kaji� Oddio mi sento morire, muovetevi con sto cazzo di frapp� Sento la vista che comincia ad abbandonarmi ed intorno a me tutto sta diventando sfocato. Non devo svenire qui, non devo svenire qui� Due minuti. Devo solo resistere due minuti, tempo che arrivi la mia roba da bere. Zuccheri� Il Goldwick Building si innalza al cielo come un ciclopico e misterioso monolite dalle pareti di vetro scuro. Ad osservarlo dal basso non si pu� fare a meno provare un certo senso di disagio, un brivido, come di fronte ad un abisso dai mille segreti. La mia mente � tornata a questa notte, sono le 11:15 e sto bussando un po� nervosa alla porta dell�interno numero 2 al 21esimo piano. Mi guardo il vestito di Prada e i tacchi da 350 dollari a controllare di essere a posto ed � buffo se penso alla fine che faranno nei prossimi minuti. Che spreco. Ma in fin dei conti non li ho pagati io e non posso lamentarmi. Una voce maschile mi chiede la parola d�ordine, rispondo �Rosabella� ed entro in un piccolo ingresso composto solamente da un guardaroba e una scrivania in ciliegio. Dietro la scrivania una ragazza mora dai modi silenziosi mi saluta con un sorriso discreto mentre un energumeno albino in giacca e cravatta sta di guarda alla porta sulla sinistra con lo sguardo assente. La ragazza mi consegna un ...