Cambio di vita
Data: 04/01/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: TATO
Il sogno ricorrente che ho sempre avuto, sin da giovane, e che mi ha seguito per una gran parte della vita, si stava realizzando, e non potevo crederci, a 55 anni suonati, era ad un passo dall'avverarsi. Sono sempre stato attratto dal mio stesso sesso, sin da giovanissimo, quando i miei amici giocavano a chi lo aveva più grosso e più duro, io assistevo alle loro performances, e spesso, facevo da giudice, e avevo la possibilità, di toccarli, e poiché, sono sempre stato ritenuto diverso, col passare degli anni, ero divenuto, il loro giocattolo, e proprio verso i diciassette anni, un pomeriggio, mentre studiavamo a casa di Andrea, a quest'ultimo, venne l'idea di farmi indossare l'intimo di sua sorella, una ragazza, molto carina di circa vent'anni, e così, mentre tutti gli altri, incitavano Andrea a farlo, mi portarono in camera da lei. Mi spogliarono, e scelto dell'intimo, e fattomelo indossare, passarono al vestitino, e poi, con il suo aiuto al trucco, e una volta finito, eccomi, Paola, una vera ragazzina, molto acerba, ma molto carina e sensuale, e poi calzato un paio di scarpe nere di vernice, eccomi, esibita al gruppo di miei compagni, tutti veri maschi, che alla vista di una ragazza, a loro completa disposizione, nemmeno più pensarono, fossi un loro compagno. Mi ricordo, che Andrea fù il primo, il più scaltro e veloce, estrasse il suo cazzo, durissimo, e mi mise in ginocchio, e me lo mise in bocca, e così, iniziai il mio primo pompino, non ero un'esperta, ma capii subito ...
... cosa dovevo fare, e in poco tempo, mi venne in bocca, con potenti getti di sperma, che mi colarono dalla bocca, e mi macchiarono il vestito. Un attimo dopo, me lo sfilarono, e rimasi in reggiseno e slip, si eccitarono ulteriormente, e un attimo dopo, cinque maschi nudi, si paravano davanti a mè, e così, per una buona parte del pomeriggio, succhiai, e spompinai i loro cazzi, bevendo parte della loro sborra, e così, potei iniziare la mia carriera di troietta. Passarono un paio di settimane, e chiaramente, ero la loro pompinara, a scuola, a casa dove capitava e quando ne avevano voglia, bastava un cenno, e io pronta, in ginocchio, nei bagni, in camera, nell'antrone del palazzo, in cantina, appartati per strada, dove e quando loro volevano, ma poi logicamente, il pompino non bastava più, erano dei veri torelli, e di esperienze sessuali vere, con donne, nessuno l'aveva mai provata, così, un pomeriggio di domenica, a casa di Andrea, io e lui, soli, persi la mia verginità, fù stupendo e doloroso allo stesso tempo, mi ricordo, che eravamo soli, e sua sorella, per l'occasione, mi aveva lasciato in camera sua, un reggicalze calze slip e reggiseno, e un paio di sandali stupendi, li indossai, e così, andai nel letto dei genitori di Andrea ad attenderlo, non si fece attendere molto, si presentò, nudo, con il suo meraviglioso cazzo durissimo, e dopo alcune carezze, e qualche bacio, mi fece stendere a pacia su, mi fece sollevare per bene le gambe, e poi, dopo essersi lubrificato il cazzo per ...