1. Tentazioni


    Data: 15/07/2021, Categorie: Sensazioni Etero Autore: claudiaeffe

    "Per piacere, signor Torre, una firma in ogni pagina. Leggibile, mi raccomando", raccomandò il notaio.Davanti a lui il signor Torre, un uomo prossimo ai cinquanta, stempiato e con diversi chili di troppo, impugnò la penna ed ebbe un attimo di esitazione.Sembrò andare con la mente in ad un luogo molto distante da lì, poi scosse la testa come a scacciare quel pensiero e appose la sua firma sui fogli che il pubblico ufficiale gli aveva appena sporto.Il notaio si fece restituire la penna, quindi prese un assegno circolare e lo consegnò al signor Torre.Era un assegno da un milione e cinquecentomila euro."Bene, signor Torre - disse il notaio - ora la Tieffe Srl non è più sua e può ritenersi libero da impegni. Congratulazioni".Il notaio si alzò in piedi, strinse la mano prima al signor Torre e poi agli acquirenti, due uomini orientali che non avevano profferito parola per quasi tutto l'atto, limitandosi a confabulare con il loro interprete."Ora, signor Torre, passi da Veronica, la mia assistente che siede qui accanto, per le ultime formalità".Le ultime formalità, come le chiamava lui, erano il pagamento della sua parcella.Veronica, una ragazza di ventisette anni dalla carnagione olivastra e il lungo capello riccio, si alzò in piedi e lo invitò a seguirla.Il signor Torre seguì il ticchettio di tacchi fino ad una piccola stanza che si apriva lungo lo sterminato corridoio dello studio notarile.Lì c'era una scrivania abbastanza spoglia, occupata solo da un paio di cartelline.La ragazza ...
    ... si sedette al tavolo, aprì la prima in alto e senza ulteriori formalità avvicinò la fattura al cliente."Può intestare l'assegno al notaio Lanzo", disse.Il signor Torre estrasse il blocchetto degli assegni."Datemi solo il tempo di versare il circolare", disse compilando l'assegno.La ragazza davanti a lui non fu turbata da quella richiesta; non era la prima volta che le capitava."Non c'è problema, metta pure la data della prossima settimana, così è più tranquillo".L'uomo sorrise, firmò l'assegno con scrittura zoppicante e lo porse alla ragazza, la quale lo pinzò all'interno della cartellina; quindi prese la fattura, vi appose il timbro pagato e la consegnò all'uomo davanti a lei."Ora, signor Torre, può fare tutto quello che vuole nella sua vita, non ha più impegni. Come si sente?", chiese lei, forse solo per fare un po' di conversazione.L'uomo fissò un punto imprecisato alla destra della donna; come prima sembrava essere perso nei suoi pensieri, poi sospirò."Sa, signorina, una parte di me si sente ancora in colpa. Questa era l'azienda di famiglia, ci avevano lavorato prima mio padre e suo fratello, poi io per più di trent'anni. Non so se ho fatto bene a venderla".Veronica cercò di sdrammatizzare: "Però ora potrà alzarsi al mattino all'ora che vuole e non dovrà più andare a lavorare. Cosa farà, una vacanza?".L'uomo alzò le spalle: "Vacanza... non saprei. Non saprei neppure con chi andare".Veronica si pentì di aver iniziato quella conversazione.Non era la prima volta che vedeva ...
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