Come ho reso Martina la mia schiava toilette
Data: 19/07/2021,
Categorie:
Lesbo
Feticismo
Dominazione / BDSM
Autore: Kattrin, Fonte: xHamster
... Il tempo era bello, il sole splendeva e pedoni e biciclette ci passavano accanto. Il suo top era ancora piuttosto trasparente, ma questo non sembrava turbarla. Sembrava felice, molto orgogliosa e in pace con se stessa e con il mondo. Mi chiedevo se fosse a causa mia, o perché per una volta era riuscita ad uscire di casa e poteva fare qualcosa di diverso. Sentendo di poter essere in qualunque modo avesse voluto. Perché era come mi sentivo io.Arrivammo in un punto dove il fiume formava una curva e fluiva piuttosto lento. Un piccolo stagno si distaccava da esso, e alcune persone ci stavano sistemando le barche. Volevamo goderci la giornata così prendemmo una barca e andammo sullo stagno. Martina mi sorrise e si sedette accanto a me e cercammo senza successo di manovrare in una direzione. Alla fine lasciammo perdere e lasciammo andare la barca alla deriva sull’acqua. La presi tra le mie braccia e lei appoggiò la testa sulla mia spalla. Ci sdraiammo nella barca finché non fummo completamente nascoste all’interno. Lei si tolse il top e iniziò a giocare ancora con i suoi seni.“Ti piacciono le mie tette Kat?” chiese."Certo," risposi sinceramente.“E’ molto importante per me” Disse seriamente. “Non sai quanto questo significhi. A scuola tutti mi prendevano in giro perché erano così grandi. E io ero orgogliosa di loro comunque.” Mi sentivo tranquilla e allungai un braccio su di lei, cercando i suoi seni. Erano caldi e morbidi. “Vorrei che potessi schizzare su di me,” disse ...
... improvvisamente.“Cosa, perché?” chiesi“Adoro lo sperma,” disse. “E’ bello sentirlo in me o su di me, annusarlo, assaggiarlo.”Iniziai a carezzarle i seni e dissi: “Posso darti altre cose che puoi sentire, annusare e assaggiare”.Martina gemette di nuovo. “Dio, potrei scopare per tutto il giorno.”Risi. “Dunque, cosa ti trattiene?”Lei mi guardò: “Ma piace anche a te, giusto? E’ molto importante che a te piaccia tutto quello che facciamo.”Risi ancora. “Non ti preoccupare,” dissi. Lei sorrise e si sedette. Eravamo arrivate al lato opposto del laghetto e le altre barche erano molto lontane da noi, ma probabilmente potevano ancora vederla seduta in topless. Mi sedetti anche io. Lei si guardò attorno e si tolse i pantaloni, finché fu completamente nuda, il fallo ancora nel suo culo. All’inizio ero imbarazzata, ma poi pensai, “ e allora?” e mi tirai su il vestito dalla testa.Lei mi guardò e sorrise. “Le tue ascelle non sono depilate.”Arrossii. “Non mi piace depilarmi, e sono così sottili che molte persone non li notano neanche,” risposi. “Amo i miei peli.”Mi baciò all’istante dritto sulle labbra e disse gentile: “Anche io amo i tuoi peli Kat. Non voglio cambiare nulla di te. Sei un grande esempio per me, lo sai? Sorrisi timidamente. “Li lascerò crescere anche io, Fanculo gli standard di bellezza,” disse.Risi. “Per come conosco noi due, piuttosto ci pisciamo sopra gli standard di bellezza.” Martina non disse nulla ma spostò la barca verso una piccola isola erbosa lì vicino. La aiutai meglio che ...