1. L'azienda elettrica - parte i


    Data: 20/07/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ClaudiaSimontacchi, Fonte: Annunci69

    Le tapparelle della mia stanza sono abbassate quanto basta per permettere a perle di luce di disturbare il mio risveglio. C’è un silenzo irreale tutto in torno, solo qualche suono di claxson, in lontananza, risale dalla città. Lascio scivolare la gamba sul lenzuolo alla ricerca di un angolo fresco, il profumo di lavanda sul cuscino mi trattiene dall’alzarmi. E’ una mattina pigra di una città dinamica. I miei piedi nudi accarezzano il pavimento, raggiungo la vestaglia bianca in seta lasciata sulla poltrona in damasco, annoiata mi porto in cucina. Ho voglia di un buon caffè, dicono che il caffè sia la bevanda eccitante per eccellenza, dall’effetto placebo press
    
    oché immediato. Apro le persiane che danno sul cortile interno, il custode è già alle prese con la potatura delle rose .. ma non è troppo presto?. Attraverso il corridoio e spalanco le tapparelle della sala una luce calda ed accecante mi investe, da quel caldo mi lascio possedere totalmente, lascio cadere la vestaglia sul pavimento e mi lascio avvolgere da quel caldo, impudico e violento; giro su me stessa come una bambina in modo che quel calore possa raggiungere ogni centimetro del mio corpo, divarico leggermente le gambe, perché quel caldo si impossessi anche delle mie vergogne. "Signorina ?"... "signorina scusi ?".. una voce, calda, solo lievemente imbarazzata mi ...
    ... blocca, con uno scatto mi giro, la sagoma di un uomo possente oscura la luce che dalle sue spalle proviene, rimaniamo per un attimo a guardarci, anche se io non posso riconoscere i suoi occhi; lancio un urlo, e mi abbasso a raccogliere la vestaglia che mi porto subito ai seni: “Ma chi è lei cosa ci fa sul mio bancone? “ , girandosi come per darmi le spalle “ Mi scusi signorina , sono dell’azienda elettrica, c’è un guasto nel suo condominio e abbiamo capito che il problema si trova in questa centralina qui, fuori dal suo balcone” nel frattempo approfittando del fatto che l’uomo si era girato indosso in gran fretta la vestaglia “ Ma le pare il modo di entrare in casa della gente ?” vedo che ha un‘ imbragatura come quella degli scalatori e infatti lui subito dice “ Ci siamo calati dal tetto signorina, l’amministratore avrebbe dovuto avvisarla!” “ No, nessuno mi ha avvisato” rispondo io..
    
    e aggiungo “ faccia qualche passo in avanti, non riesco a vederla con tutta questa luce”: il buoi gli percorre il viso, svelando un naso lineare, una barba incolta, delle labbra carnose, degli occhi neri, il tutto incorniciato da un caschetto di sicurezza un po’ ridicolo; scoppio a ridere per l’agitazione, quasi a voler stemperare qui secondi di autentico, lussurioso desiderio reciproco …
    
    "Posso offrirle un caffè?" gli chiedo.
    
    Segue.
    
    . 
«1»