Esperienze (gay) - 5 - Farsi inculare
Data: 20/07/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu
- Si, è quella sensazione bellissima di quando sento il mio ano che si dilata sotto la pressione del suo glande, allora sento di essere suo e che può fare di me quello che vuole. Mi ha cambiato, mi ha fatto diventare quello che lui voleva, mi ha fatto amare quello che lui desidera, mi ha fatto desiderare il suo corpo, il suo cazzo. Faccio tutto quello che lui vuole, tutto, senza nessuna esclusione.Perciò te l'ho fatto fare, me lo ha detto lui di farlo con te come se tu fossi lui.- Sei davvero bravo - disse l'uomo anziano - Un ragazzo come te che riesce a dare ogni piacere all'uomo. Se vuoi, cercami, ti vorrei per me. Gli chiederò ancora di mandarti da me, vorrei passare una notte con te. Ma se vuoi, possiamo non dirglielo. Mi piace troppo come ti sottometti.- Mi piace così, che l'uomo di domini e che mi possieda. Domani sera, dico che dormo da un amico e vengo date. Però lui non dovrà mai saperlo.Ma tu devi essere più forte con me, più padrone.Mi piace come mi sbatti, non mi stancherei mai di farmelo mettere da te.- Da quanto tempo lo fai con lui?- Due mesi. Ma c'è voluto un mese per farmelo fare. Ci sono arrivato poco alla volta.- Domani sera, ti aspetto. Mi dirai tu se è più bello con lui o con me. - Dai. raccontami come è andata, mi eccita molto saperlo.- Stavamo in metropolitana, era molto affollata e lui si mise dietro di me e lentamente si accostò fino a farmi sentire il suo cazzo duro attraverso i vestiti. Io non dissi nulla, lo lasciai fare, mi ...
... dava una sensazione strana che mi attraeva.Lui ha 50 anni, abita nel palazzo di fronte al mio, è vedovo. Nella metropolitana affollata lo sentivo pressarmi, ero come ipnotizzato da quella situazione strana e nuova. Sentivo la sua erezione e stranamente mi attraeva. Teneva il cazzo duro, allineato alla cerniera della patta e me lo faceva sentire tra le natiche.Quando scendemmo dall'autobus mi disse:- Tu abiti nel palazzo di fronte al mio. Perché non vieni a trovarmi qualche volta?Lui aveva capito che ero rimasto emozionato dal sentirlo dietro di me. Poi un sabato lo incontrai davanti al bar della fermata dell'autobus.- Allora vieni? - mi disse - Seguimi, a distanza.Lo seguii, aprì il portone e lo lasciò aperto per farmi entrare. Prendemmo l'ascensore, lui stava all'ultimo piano.- Come ti chiami? - mi chiese- Gino, Luigi.- Io sono Sergio. Sono contento che sei venuto. E' piaciuto anche a te nella metropolitana, vero? Ti è piaciuto sentirlo. Ho capito cosa desideri. Lo hai mai fatto?- No, mi sento emozionato.Entrammo e lui chiuse la porta con tutto il lucchetto.- Così nessuno potrà disturbarci.- Cosa vuoi fare?- Insegnarti un gioco che ti piacerà molto.Si mise dietro di me, come in metropolitana. Mi baciava sul collo e mi eccitava i capezzoli sotto la camicia. Mi diventarono duri e mi davano molto piacere e lui cominciò a strizzarli lievemente, poi sempre più forte. Sentii il suo cazzo duro tra ne natiche attraverso la stoffa.Non mi accorgevo che istintivamente , mi ...