1. Gloryhole: la stanza del buco.


    Data: 21/07/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... stringo, mentre le faccio passare tra la cappella e l’asta, simulo una penetrazione lenta e profonda, e ad un certo punto mi fermo. Succhio solo, facendo il vuoto tra le guance. Cresce, cresce ancora, sempre di più: lo stupore per quanta differenza ci sia tra questo cazzo moscio e duro mi eccita ancora e quando la cappella si ingrossa fino a sfiorarmi la gola cresce il primo grosso orgasmo. Gemo e grido piano, cercando di tenerlo in bocca, ma non riesco. Lo afferro, forse troppo forte mentre la mia figa esplode insieme a pancia e testa sul cazzo che mi apre in due.
    
    Sento il membro che tengo in mano contrarsi forte, e nonostante dopo un orgasmo debba riprendermi, non lo voglio lasciare solo. Lo masturbo velocemente, voglio il suo nettare, lo voglio ora, voglio che mi bagni, non capisco nulla, glielo urlo in modo che senta attraverso il buco:
    
    - Godi porco, godi sulle mie tette.
    
    E finisco la sega facendogli toccare un capezzolo con il glande. Sego veloce, forte, tenendolo stretto nella mano e sfiorando la cappella contro al mio seno.
    
    Non mi fa aspettare: schizza forte sulle tette bollenti.
    
    - Posso?
    
    Entra una donna nello stanzino, lo sguardo di quel maiale del mio uomo si illumina, non ho la forza, il coraggio o la voglia di negarglielo.
    
    La donna si accomoda di fianco a me, inizia a massaggiare la pancia a lui, a sfiorare le mie natiche.
    
    - Continua - mi esorta - il prossimo è il mio compagno.
    
    Entra un uccello già duro e bagnato
    
    - Gliel’ho leccato ...
    ... io, prima, volevo fartelo trovare pronto - e mentre lo dice si avvicina per baciarmi. Forse vorrei scansarmi, ma la cappella del suo uomo così vicina alla sua bocca, alla mia bocca, mi fa desistere. Le nostre lingue iniziano a toccarsi, con quel glande duro e grosso tra noi. Lei mette le dita in bocca al mio uomo, se le fa leccare, è una cosa che lo fa impazzire e lo sento dentro. Lo sento contrarsi e quasi godere. So che non resisterà a lungo.
    
    Lei prende in mano il cazzo del suo uomo e inizia a guidarlo nella mia bocca. È talmente grosso da occupare quasi tutto il buco, mi stacco, la guardo:
    
    - Ha un bellissimo uccello
    
    - Lo so - mi risponde sorridendo e cercando la mia lingua con la sua. Mi bacia come poche volte sono stata baciata.
    
    - Lo vuoi dentro? - Mi chiede.
    
    Ma non è una vera domanda: lo sa.
    
    Mi alzo, mentre lei infila un preservativo al suo uomo con la bocca, azione che ripete sul cazzo durissimo e fradicio del mio.
    
    - Anche il tuo non scherza, sai? - Mi dice.
    
    Mi metto a pecora contro il buco, contro il cazzo. Scivola dentro facilmente, tanto sono bagnata ed eccitata. Lo scopo, non ci sono altre parole per definirlo. Lo scopo forte, lui mi fotte a pecora, sbattendo contro la sottile parete che ci separa.
    
    Lei sorride, decisa. E si infila il cazzo del mio uomo dentro, cavalcandolo: - Dio sì, che bel cazzo
    
    - Anche il suo - le dico, e le nostre bocche si cercano, si trovano, si baciano, tra gemiti, mugoli, voglie che si confondono.
    
    Non capisco ...