Concittadina
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: happysun013
Continuo nella gestione del mio doppio profilo sui social, movimentando il mio alter ego alla ricerca di informazioni e gente che possa condividere il nudismo come me e godersi anche del sano esibizionismo, oltre che del sacrosanto sesso. Ormai da troppo tempo gioco su internet tra chat e cam, facendo prevalere la mia seconda vita sulla mia principale e vera. Tuttavia mi diverte, è una valvola di sfogo, e come tale voglio continuare a usarla: l’importante è che non sfugga di mano. Ho conosciuto persone nuove: da uomini che vogliono fare sesso con me: nudisti o pseudo tali che volevano essere solleticati, per non dire segati e spompinati; a donne che mi hanno comandato e cui ho ubbidito: loro richiedevano piccole esibizioni e io rispondevo realizzandole in giro e riportando le sensazioni e le esperienze in chat o in un semplice blog. Di solito non cercavo gente delle mie parti, non mi andava l’idea di creare un passaparola, che potesse danneggiarmi: posso gestire me, ma non gli altri e per questo me ne stavo alla larga. Tuttavia ho conosciuto un paio di amiche delle mie parti, molto interessanti. Ne incontrai un giorno una, più grande di me s’intende, che in realtà conoscevo già dal vivo; la conoscevo perché c’eravamo già incrociati per questioni lavorative o altro. Insomma cominciamo a chattare, parlando del più e del meno, e forse senza un interesse o una voglia ben precisa. Dalla semplice chat passammo alle telefonate, e allo scambio di foto: in realtà ero io che mandavo ...
... le foto come buongiorno con quel po’ di pisello che potevo mostrare. Abbiamo scherzato e fantasticato, proponendo e indicando fantasie che avremmo voluto realizzare, dal rapporto orale in spiaggia a una esperienza in tre con un conoscente bisex. Tutta questa chiacchierata fu preludio del nostro primo incontro e del nostro primo sesso. Dopo qualche messaggio organizzativo pertanto ci demmo appuntamento in una zona del paese non molto trafficata: non volevamo farci vedere da gente che poteva conoscerci in quanto il nostro incontro chiaramente sarebbe risultato “stonato” agli occhi dei più. La affiancai pertanto con l’auto nel punto d’incontro e lei salì da me. Facemmo un giro in auto giusto per rompere il ghiaccio e l’imbarazzo iniziale, e nel frattempo cercavamo un luogo isolato dove poterci fermare e lasciarci abbandonare alla nostra intimità. Arrivammo in un luogo isolato, una radura rialzata dove vedere tutta la città avvolta nel buio della sera; ci parcheggiammo sotto un ulivo dalla folta chioma, e li tornammo a chiacchierare ma con un’opzione in più: le nostre mani avevano preso ad accarezzarci surriscaldando l’ambiente. Lei prese l’iniziativa iniziando a baciarmi e insinuando la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue si intrecciavano mentre le mie mani salivano rapide verso due seni enormi, davvero impegnativi. Sarà stata l’atmosfera, sarà stato il caldo di fine estate, ma iniziammo a spogliarci mettendoci comodi e ribaltando i sedili. Notò subito la mia assenza di ...