1. Io, la mia ragazza e mia mamma (parte 3)


    Data: 23/07/2021, Categorie: Incesti Autore: UlisseNess, Fonte: EroticiRacconti

    ... fosse liberata da un peso, Ilaria prontamente nonostante la testa di mia madre fosse indietro si voltó dandomi le spalle per bloccare la visuale in modo che non mi vedesse. Dopo l'orgasmo mia madre era evidentemente sfinita, ma sapevamo che non era finita, Ilaria colse l'occasione e la girò di spalle, venne lì ed iniziò nuovamente a leccarla mentre con le mani mi tirava fuori il cazzo, già ovviamente in tiro. Me lo segó per poco poi lo avvicinò alla figa di mia madre. Arrivato a quel punto l'eccitazione era tale che non pensai a fermarmi nemmeno un attimo. Entrai con forza, a fatica, pompando come un forsennato. La mia testa mi chiedeva "ma che fai? È tua madre!" ma il mio cazzo gridava "Scopa questa puttana e godi". Siamo uomini in tale stato di eccitazione si ragiona solo col cazzo. Mia madre ormai credo avesse capito ma non voleva fermarsi, quando provava a girarsi Ilaria le prendeva la testa e si faceva leccare la figa. Eravamo tutti troppo eccitati per durare a lungo, la prima a venire fu mia madre. Gridò, credo abbia avuto un orgasmo multiplo. Restò ferma sdraiata nella stessa posizione. Ilaria venne verso di me, me lo tolse da dentro mia madre e se lo mise dentro "Ora tocca a me" Riuscì a fare giusto 2 pompate e venne anche lei. Me lo tirò fuori, mi fece ...
    ... alzare in piedi, tirò una manata sulla spalla di mia mamma in catalessi per farla girare nuovamente, iniziò a menarmelo e succhiarlo, per pochi secondi, e mi fece sborrare sulle tette di mia madre. Ero esausto anche io, caddi sul letto. Riuscivo a vedere Ilaria che leccava la sborra dalle tette di mia madre come se fosse la cosa più normale del mondo. Eravamo sudati. Io e mia madre ci guardavamo come se fossimo persi. Ilaria era l'unica che sembrava sentirsi a suo agio, sorrideva, ghignava. Prendemmo fiato qualche minuto, minuti che sembravano interminabili. I: "Beh? Ci siamo divertiti, no? Vi do ancora 2 minuti per iniziare il secondo round." Mia madre spinse con i talloni dei piedi per spingersi su, prese un cuscino e lo abbracciò. Era traumatizzata la poverina. I: "Senta capisco cosa prova. Ma se una cosa è così bella, piacevole, non può essere sbagliata. Ora starà mettendo in dubbio ogni morale che ha, lo capisco. Avrà una vita per farlo, ora si goda il momento, riprenda da protagonista ciò che abbiamo iniziato." Così facendo Ilaria si avvicinò al mio cazzo ed iniziò a succhiarlo nuovamente. I: "Viene a darmi una mano?" M: "Non sono capace, non l'ho mai fatto." I: "Meglio... Mi piacerà insegnarle!" disse sorridendo mentre mia madre si avvicinava a gattoni. Continua... 
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