1. amore, odio, amore


    Data: 25/07/2021, Categorie: Etero Autore: FataPeccatrice

    ... cambiatiStringeva le labbra su quel pene come se fosse la cosa piu buona che avesse mai gustato, la sua lingua gli dava il benvenuto accarezzandolo tutt'attorno mentre entrava, e ogni volta che usciva lo succhiava avidamente come a voler trattenere dentro di se tutto il suo sapore, sentiva le mani di Fabio che gli spingevano giu la testa, questo la eccitava, le piaceva sentire le labbra che arrivavano alla base del suo membro, e quest'ultimo che le riempiva la gola.Solo quando ingoiò l'ultimo fiotto, rialzò la testa e si ricordò di essere in un pub, in un luogo pubblico, d'improvviso l'angoscia, la paura di essere stata vista la assalì, ma neanche il tempo di guardarsi attorno che si ritrovò spinta sotto il tavolo, uno degli altri amici aveva preso il posto di Fabio, e le attendeva lo stesso trattamento...Era impaurita, ma tremendamente eccitata da quella situazione, si fidava di loro, non l'avrebbero mai messa a rischio, quindi si lasciò andare e strinse tra le labbra quel membro eretto che la aspettava.Marianna era in trance, succhiava un pene dopo l'altro, ingoiando tutto lo sperma che le veniva offerto, non ne aveva mai bevuto tanto, perse la cognizione del tempo, e dopo l'ennesimo pompino, alzo gli occhi per incontrare lo sguardo soddisfatto del suo amico, che le dimostrava di essersi fatta amare ancora una volta, ma quando incrociò quegli occhi, non avevano l'espressione che si aspettava...Quello sguardo era di scherno, di superiorità, quello sguardo, quel viso non ...
    ... l'aveva mai visto, non conosceva quel ragazzo! alzò la testa del tutto, sgranò gli occhi e si guardò attorno, i suoi amici non c'erano piu! Si sentiva frastornata, si alzò barcollando guardandosi attorno, dove erano tutti? Cosa era successo? I ragazzi al tavolo del soppalco la guardavano sorridendo, le davano appellativi che neanche riusciva a sentire, abbassò lo sguardo dalla vergogna e scese le scale, il locale era ancora pieno, cercava i suoi amici tra la folla ma non li trovò, trovò solo gli sguardi di tutti, le sembrava che tutti parlassero di lei, che tutti la giudicassero... accellerò il passo e si diresse all'uscita, la loro auto non c'era piu, Marianna scoppiò in lacrime, nella sua testa risuonavano le domande: perchè hanno permesso tutto questo? Cosa sono io per loro? Stringendo a se la sua camicetta,a testa bassa, si diresse verso la via di casa.Quella notte la strada del ritorno sembrava piu lunga che mai, il vento autunnale cominciava a farsi sentire sui suoi capelli e lacrime gelide scendevano sulle sue guance, i suoi pensieri erano rivolti soprattutto a Fabio, la persona che tanto amava, la persona a cui lei si era aperta completamente e che la trattava in questo modo... Tornata a casa, il tempo di una doccia e si posò sul letto, voleva dormire, spegnere il cervello, ma i suoi pensieri andavano sempre ai suoi amici...a Fabio...era sempre lui che sconvolgeva la sua vita, partiva sempre tutto da lui... ancora una volta.Il vento freddo di quella notte di autunno ...