Una ragazza indisponente - Racconti Erotici

Una ragazza indisponente

Vi racconto questa avventura partendo da dei lontani antefatti perchè abbastanza insoliti.. Semplicemente ero andata al supermercato al di là della strada abbastanza vicino a casa mia, cestino della spesa con calma poche cose e davanti allo scaffale dello zucchero prendendone una confezione urtai una ragazza che nello stesso tempo aveva allungato il braccio per lo zucchero. Lei mi disse "scusami bella signora!" le risposi subito "scusami tu bella ragazza!" Ci mettemmo un attimo a chiacchierare sul supermercato che avendo cambiato scaffalature e disposizione delle stesse creava dei problemi di adattamento alla novità non riuscendo più a trovare la merce nei soliti posti. Notai subito la sua simpatia, ma piano piano anche i suoi occhi lucidi con un fare misto fra la sfida, l'eccitazione e la voglia di provocazione. Era una ragazza giovane, da fine liceo, truccata pesante giubbotto, jeans borchiato e strappato, uno stivaletto con 6 centimetri di tacco, un look misto fra il gotico ed il punk. Non ci feci più di tanto caso, continuai nelle mie faccende passando alla cassa ed andandomene.

Essendo questo uno dei miei supermercati abituali nei mesi successivi la ragazza che abitava anche lei nelle prossimità, la incontrai ancora e lei sempre "ciao bella signora" con quel fare un po' così e man mano che il tempo passava ad ogni incontro casuale, diventava più insistente con frasi "che sexy che sei oggi" oppure "vorrei avere un seno grosso come il tuo" insomma raggiunsi la ...

... convinzione che mi tampinasse anche se non avevo l'assoluta certezza della cosa dato il suo sguardo di sfida.. Ad un altro incontro le risposi "sei carina ma non ce l'hai un ragazzo col quale divertirti un po?" lei rispose che ne aveva un paio per divertirsi ma le piacevano anche le ragazze.... "Andiamo bene" pensai fra me e me ma lasciai correre la cosa in quanto potevo essere sua madre in fondo.... A casa poi ripensai alla cosa, ero turbata ed eccitata, stato mentale che adoro e confesso che mi sdraiai sul letto, scostai le mutandine e mi masturbai lentamente fino a raggiungere l'orgasmo.... Mi ripresi e continuai le quotidiane faccende ed incombenze.

Ad un altro incontro sempre al supermercato lei con sfrontatezza estrema: "bella signora mi piaci tanto!".

Le risposi adottando uno sguardo intenso, caldo, un po' dal sotto in su e sbieco."Stai attenta cara mia, con una come me rischi di farti del male!" Le mandai un bacio e lei rimase quasi stupita della mia risposta sibillina. Passava il tempo e si era raggiunta oramai l'estate, con quel caldo afoso, appiccicoso di gomma e caucciù per dirla con una vecchia canzone, abbastanza fastidioso, mi misi una camicetta di quelle tipo militare mimetico, aperta sul davanti per far risaltare il seno ed intravvedere il reggiseno, una gonnellina di tessuto uguale abbastanza stretta e corta, zoccoli neri tacco 10, senza mutandine, che di estate col caldo lo faccio spesso, niente cose che tirano ed arrossano, trucco agli occhi e labbra non ...