1. 4 La camera dei miei genitori


    Data: 27/07/2021, Categorie: Prime Esperienze Masturbazione Autore: prapapappo, Fonte: xHamster

    La camera dei miei segnò l’inizio di nuovi giochi sempre più perversi. Volevo scoprire i segreti dei miei genitori e specialmente quelli di mia madre. Come ho già fatto intendere prima non ho mai provato attrazione sessuale verso mia madre, ma rovistare nei suoi armadi e cassetti era diverso. Non rovistavo nei cassetti intimi di mia madre in quei momenti, ma nei cassetti di una donna. Curiosando nei cassetti della biancheria intima potei vedere e analizzare ogni sorta di capo intimo di una donna adulta: mutandine in pizzo, reggiseno, collant, calze autoreggenti, giarrettiere e reggicalze. Era fantastico immaginare quegli indumenti addosso a delle fighe da paura e masturbarmi. Poi cominciai ad usare le calze per fasciarmi il cazzo e segarlo. Mi piaceva il nylon sulla pelle del cazzo che scorreva avanti e indietro. Adoravo anche leccarle, una volta ho ciucciato i piedi di un paio di collant che mia madre aveva steso in bagno e che erano ancora bagnati. Succhiai e leccai il nylon delle calze e mi menai il cazzo più che potevo fino a sborrare nella vasca da bagno.Il nylon mi eccitava veramente tanto così decisi un pomeriggio di provarne un paio per sentire la sensazione che si provava a indossarle. Mi spogliai interamente nudo, andai nella camera dei miei e cercai un paio di collant neri. Li indossai. Solo la sensazione che mi procurarono indossandoli mi fece diventare il cazzo duro come il marmo. Sentivo la calza di nylon che accarezzava i miei piedi, le mie gambe, i miei ...
    ... glutei. Mi sdraiai sul letto matrimoniale dei miei e cominciai a strusciarmi come un serpente. Quel materiale delle calze per me così nuovo e strano mi dava sensazioni mai provate. Il tutto però era amplificato da quelle sensazioni di proibito, stavo violando la privacy dei miei e in particolare quella di mia madre, e poi c’era qualcos’altro… solo ora che analizzo la situazione a mente fredda riesco a scorgere nella mia mente che molta dell’eccitazione derivava dal fatto di indossare abiti da donna. Nel mio subconscio, radicato da generazioni di moralismi, c’era una parte del mio cervello che continuava a dirmi che era una cosa sbagliata usare quegli abiti, che sono un uomo… poi quei flash sporadici: “sarò gay?”… sicuramente questi pensieri fecero in modo che l’eccitazione salisse a dismisura. Quel sottile velo mi accarezzava il pene e le palle in modo sublime. Mi sdraiai sul freddo pavimento di marmo e un brivido mi attraverso la schiena. Sentivo il freddo passare attraverso le maglie dei collant e raggiungere la mia pelle, specialmente la mia cappella che era grossa al massimo, completamente scoperta, rossa e bollente. Il freddo mi punse sulla punta come mille aghi e sentii gocce di liquido seminale fuoriuscire e bagnare il tessuto sintetico. Avevo una voglia folle di toccarmi. Prima accarezzai il mio membro da sopra il collant poi accarezzai il mio culo, poi le palle, le gambe fino ad arrivare ai piedi. Mi avvicinai con la faccia, annusai i miei piedi. Avvicinai il naso fino a ...
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