1. Gardasee (in sauna) parte i


    Data: 28/07/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: BlackInk, Fonte: Annunci69

    ... la nerchia sotto la salvietta. Ha un bell’attrezzo. Non lungo ma grosso e gonfio. Ci masturbiamo pian, assaporando il contatto della pelle sudata nel calore della sauna. Poi l'amico si solleva e mi mette le mani sulle spalle facendomi sdraiare sulla panchina di abete.
    
    Si incrocia a me e abbiamo i cazzi davanti al volto. In un attimo lo faccio sparire tra le labbra e inizio a succhiarlo. Lecco ogni riga e ogni vena di quel bell’uccello duro.
    
    Sento che lo stesso lavoro viene eseguito sul mio sesso. È bravo nel pompino, non è un novellino in quest'arte.
    
    Gli allargo le chiappe e con un dito vado a stuzzicargli il buco del culo. Geme di piacere e sento i muscoli rilassarsi. Mi porto il dito alle labbra e lo inumidisco con la saliva. Torno al suo buchetto e lo penetro con calma. Quando sono dentro tutto lo sento stringermi il dito. Mmmmmm che voglia di affondare il cazzo in quelle carni.
    
    Lui ripete il mio gioco e lascia cadere una goccia di bava sul mio ano, che si rilassa per accogliere le sue attenzioni. L’amico pompa con la bocca e lascia scorrere il dito dentro ...
    ... di me. L’eccitazione dei nostri corpi riempie la sauna, calda ora non più solo per il braciere.
    
    “Ich comme!” mi dice togliendo la bocca dalla mia asta ma stringendola sempre con la mano. “Sie sind wunderbar!!!”
    
    “Veniamo insieme, allora.” gli rispondo.
    
    Riprendo il suo uccello in bocca e affondo di più il dito nel suo culo. Sento l’orgasmo salire dai miei coglioni e il suo esplodere sulla mia lingua. Il primo fiotto mi colpisce la gola, non mi tolgo. Lo voglio bere tutto. Ne ha tanto, caldo, di un buon sapore salato e profumato.
    
    Lui invece estrae la mia nerchia nel preciso istante in cui erutto e dirige gli schizzi sul volto e sulle guance. Si ritrova coperto del mio seme e lo sparge con la mia cappella rovente. Mi accarezza le palle tese dalla sforzo del coito e un brivido intenso mi percorre da cima a fondo.
    
    Siamo esausti. La fatica del 69 e il caldo della sauna ci hanno succhiato ogni energia. Ci sdraiamo sulla panchina di legno a riprendere fiato.
    
    “Non so ancora come ti chiami.” gli dico tra un respiro e l’altro. “Io sono Giorgio.”
    
    “Piacere, Franz.”. 
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