1. La zia di campagna


    Data: 04/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: amolafi

    ... ripresi coscienza ero ancora li con il cazzo in tiro. Accennai dei leggeri movimenti avanti e indietro fino a venire mentre con la mano ero saldamente aggrappato alla tetta.
    
    Al mattino a colazione la zia era come tutti i giorni e pensai che avesse il sonno pesante e non si fosse accorta di niente e non avesse fatto caso alle poche gocce di sborra che avevo versato tra le chiappe.
    
    La cosa continuò per altre sere senza che se ne accorgesse, così pensavo.
    
    L'ultima sera prima del ritorno a casa volli esagerare e, dopo aver sollevato con cautela la camicia da notte, infilai piano piano il cazzo proprio in mezzo alle cosce fino a sentirlo stretto tra due pareti calde, mi illusi che glie lo avessi messo dentro e, prima piano piano e poi, persa ogni precauzione, sempre più a fondo cominciai a muovermi avanti e indietro mentre con la mano le stavo proprio palpando per bene la tetta. Venni un paio di volte e finii la notte abbracciato a lei come fosse il mio grande amore. Era il mio grande amore.
    
    Al mattino arrivarono i miei a prendermi e la zia disse che avevo fatto il bravo e mi ero comportato come un ometto. Tutto felice, nel salutarla, le dissi che sarei tornato l'anno seguente ma la zia mi gelò il sangue sussurrandomi all'orecchio che era ora che mi cercassi una ragazzina perché lei era troppo vecchia per me e che certe cose non si devono fare.
    
    "Vai a confessarti."
    
    Di quelle settimane, oltre ai giochi nei prati e alle zanzare di notte, quelle notti con la zia, che per non umiliarmi fingeva di dormire, è uno dei ricordi più emozionanti che non dimenticherò mai. .
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