1. Foto compromettenti


    Data: 04/08/2021, Categorie: Etero Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... ragazza.�Salve. Come posso esserle utile?��Mi servono alcuni capi. Avete un espositore? O dei cataloghi?��Prego. Mi segua.�Mi mostra una serie di coordinati assolutamente favolosi. Ne prendo tre. Ci lascio 250 euro, ma ne vale la pena.Intanto mando un sms a Marco.�Sto facendo compere. Gradisci qualcosa di particolare?�Mi risponde immediatamente.�Mandami una foto di quello che hai comprato.��No. Sarà una sorpresa.��Quindi accetti?��Ci sto ancora pensando.��Mi tieni sulle spine?��Sì���Allora prendi una veneziana��Già fatto!��Meraviglioso! Ci vediamo stasera?��Sì. Per che ora?��Senza orario. Prima che puoi. Ti voglio.��Abbi pazienza� ciao.�Giro un po' per i negozi, ma non trovo niente che mi piace. Mangio alla tavola calda del centro commerciale e per le due sono a casa.Mi chiudo in camera e mi provo i coordinati che ho acquistato. Mi stanno tutti stupendamente e non so quale scegliere. Alla fine mi decido per quello grigio perla, che tra l'altro &egrave una veneziana, come mi ha chiesto Marco.Mando un sms all'altro Marco, il mio ragazzo.�Quando torni? Quando ci possiamo vedere?�Mi risponde dopo quasi un'ora.�Non so. Devo restare a Roma ancora per tutta la settimana prossima.��Volevo dirtelo in un altro modo� Mi dispiace, ma ti lascio. Ormai non ci vediamo quasi più, ed io mi sono trovata un altro.�Risponde dopo cinque minuti.�Ti ringrazio. Mi hai anticipato. Anche io volevo mollarti. Buona fortuna con l'altro. Addio.�Bene. &egrave andata anche meglio del previsto. Nessuna ...
    ... supplica, niente piagnistei. Sono le quattro e vado da Marco, il mio amante. Mi porto una borsa con dentro alcuni vestiti e dei gioielli. Il test di gravidanza &egrave nella borsetta.�Mamma? Io vado. Starò via alcuni giorni. Non preoccuparti per me. Starò bene.��D'accordo. Ma voglio che mi chiami almeno una volta al giorno.��Certo mamma. Salutami tu papà. Ciao.�Alle quattro e un quarto mi ritrovo al portone della sua casa.�Buongiorno signorina. Il signor Rossi mi ha avvisato che ha sempre il suo permesso per entrare. Prego� mi dice il portiere.�La ringrazio infinitamente. Non so ancora come si chiama lei. Io sono Giada.��Mi chiamo Pietro. Da non confondersi con il Santo, mi raccomando. Ha bisogno di aiuto? Ha altre borse?�Che battuta scontata! Ma rido ugualmente.�No. Grazie Pietro. &egrave tutto qui. Posso fare da sola. Arrivederci.�Prendo l'ascensore e salgo al quarto piano. Questa volta la porta &egrave chiusa. Suono il campanello. Quasi subito mi apre un uomo che non &egrave Marco.�Buongiorno signorina. Sono Alberto, il maggiordomo. Prego entri. Mi dia la borsa, prego� mi dice allungando la mano. �Il signore non &egrave in casa in questo momento. Arriverà tra poco meno di un'ora. Il signore mi ha gentilmente informato che per qualche giorno alloggerà da noi. Prego, mi segua.�Gli allungo il borsone e mi accompagna nella camera di Marco.�Ho già liberato una parte dell'armadio e della cassettiera. Può sistemarsi come meglio crede. Se vuole scusarmi, signorina, devo tornare in ...
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