Debora (parte quarta)
Data: 07/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: incantato, Fonte: RaccontiMilu
... furbizia, la donna che se non ci fosse non piangeremmo, se non ci fosse saremmo soli al mondo, se non ci fosse non saremmo capaci di accorgerci che il mondo esiste, e magari per causa sua piangiamo, rispondiamo male ad un sms, però per merito suo viviamo. Vivo mi ci sento proprio stanotte, è la terza pornostar che vedo, una pantera vestita di blu che scuote i capelli e danza, e si struscia, e ride, e intorno le ragazze del locale ci sono, vanno e vengono dai tavoli, tengono la mano ai clienti incantati dagli spettacoli, aspettano con furba pazienza che anche questo spettacolo finisca: perché fra uno show e l�altro, loro lo sanno bene, gli ormoni si scatenano e fioccano i prive, gli uomini si abbandonano a sfogare i loro istinti, a vivere i loro sogni se preferite, e io ho già visto una bionda con le tette stratosferiche, ma non è mai libera ha sempre un cliente vicino, ed è già iniziato un altro show.Adesso la stanchezza inizia a farsi sentire, sono le quattro di notte sono qui dalle undici, lo spettacolo è meno bello di quello precedente, il corpo della star di turno è troppo legnoso, o forse sono io un po� addormentato o magari è che, ormai, mi interessa solo la bionda. Mi passa davanti, sta parlando con due ragazzi dietro di me, giro lo sguardo. �Ciao�, mi dice vedendo che la fisso, era quello che aspettavo. Mi alzo e la seguo, certo che voglio fare un prive. Entriamo, inizia a danzare, lenta, sinuosa, calda, è moldava mi dice, si ...
... chiama Irina, �Surprise� ride quando sgancia il reggiseno, ci tuffo il viso in quei due mondi favolosi, respiro a fondo come se lì, su quella carne, ci fosse tutta l�aria dell�universo, come se dovessi farne riserva da qui all�eternità. �Madonna come ce l�hai duro, ce l�hai durissimo� mi fa mentre la gamba struscia sul mio cazzo, quasi non sento i pantaloni che, lo so, dovranno restare allacciati: ma la stringo a me con tutte le mie forze, non vorrei più lasciarla perché qui, dove tutto va a rotoli, dove c�è chi parte per due mesi chi entra nel locale e non respira, chi danza chi ride chi sogna, qui in quest�oceano che continua a fluttuare, assurdo e roboante, la mia ancora è il suo corpo, è Irina che fa la manicure in una città poco lontana, �ci ho fatto l�università� dico, mi spiega che faceva la lap dancer qualche anno fa ma adesso non più, fa l�estetista e purtroppo non mi fa nessuna proposta, se dicesse �vuoi il mio numero ci vediamo in albergo� accetterei subito, partirei domani partirei anche adesso, invece devo salutarla, invece esco dal locale, recupero la bicicletta vicino alla sala slot, Debora è nel suo paese e io continuo a ricordarla, ma stasera non ho pensato solo a lei.Lentamente, nei giorni successivi, si è calmato il fuoco, s�è fatto più calmo il vento, e dentro di me è rimasto il ricordo più vero, è rimasta Debora, che è in tutto quello che faccio, nei miei gesti, nei miei pensieri, nella mia abitudine ...