1. La prima volta con lei (3)


    Data: 07/08/2021, Categorie: Lesbo Autore: rosamatura60, Fonte: Annunci69

    Riprendo il racconto narrando dell’ultima parte di quell’imprevisto incontro.
    
    Continuo imperterrita quel lavoro di completo sfiancamento della mente e del corpo della mia estetista. La prigione del piacere ti fa fare cose impensabili. Sono lì nuda in piedi a massaggiare il suo prepuzio, raramente le tocco fugacemente il clitoride, ogni volta la sento sobbalzare. E’ passata dai sospiri ai gemiti, dalle implorazioni di sollazzarla agli insulti. E’ rossa in viso, quasi paonazza, le sue labbra sono tirate in uno spasmo. E’ incredibile quanto il piacere sia esso manifesto o represso posso cambiare il viso di una persona. Sembra invecchiata, i lineamenti tirati le deturpano i tratti, la sua vagina secerne continuamente liquido, ma quel liquido vorrebbe trovare esplosione, sfogo. Vorrebbe detonare soprattutto nella sua testa ed esplodere nei sensi, e io sto godendo di questa sensazione di dominio, quella donna è completamente nelle mie mani, è mia completa prigioniera. Imprigionata dalla sua mente obnubilata, cerca solo piacere, nuda, tremante. Mi ritrovo a guardarle i seni, i capezzoli fendono l’aria, sfidano la legge di gravità e sono tesi nell’aria, li sfioro e la sento ancora sussultare. Le sue zone erogene sono completamente indifese, ogni contatto le fa saltare, non ha più difese. La rimprovero del morso e mi sento dirle che dovrà soffrire ancora a lungo.
    
    Quella che era cominciata come una rilassante seduta di massaggio ristrutturante è diventata una manifestazione ...
    ... estemporanea di passione. Le sfioro ancora il clitoride, una mia mano continua a massaggiarle il monte del pube ai confini con la zona più ricettiva, con l’altra mano le solletico le grandi labbra, sono piene, gonfie di liquido, pronte ad esplodere.
    
    La mia mente, per altri versi, è nella stessa situazione della sua. Sono completamente fuori di testa, sto compiendo azioni che mai avrei immaginato, la professoressa appartiene all’evidenza pubblica, ora siamo nel privato e mi sto crogiolando in quella sensazione di dominio.
    
    Improvvisamente smetto ogni contatto, di colpo alzo le mie mani ed indietreggio di un passo, la osservo nuovamente e vedo i suoi occhi umidi, sta piangendo, di rabbia certamente, ma anche di dolore, il dolore di un piacere che non riesce ad esplodere. In altri momenti una visione del genere avrebbe smossa la mia pietà, ma ora sono impazzita anche io. Trovo eccitante quella visione di una donna che piange perché non riesce ad ottenere piacere e mi riassale la voglia. Comincio a carezzare il mio corpo abbondante, i miei fianchi, il mio grosso petto, stringo la mia pancia e poi tuffo le mie mani verso la mi vagina. Alzo una gamba su uno sgabello per avere un accesso più agevole, più comodo e comincio a toccarmi, la mia mano si sbizzarrisce sul clitoride, vedo un tubetto di crema, cilindrico, duro, alla mia vista non è altro che un pene, lo prendo, lacera il mio imene e la mia vagina lo accoglie.
    
    Sono bagnatissima entra con disinvoltura e comincio a muoverlo ...
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