1. Il giovane commesso - 5


    Data: 10/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    5. Il ritorno alla realtà
    
    Giacomo passò una giornata serena. Il susseguirsi della clientela, anziché essere pesante, fu molto meno noiosa del solito. Si videro con Bruno come al solito all'ora di pranzo ma si limitarono al pasto perché, come disse, le sue energie non erano più quelle di una volta. Ma fu felicissimo lo stesso. All'avvicinarsi della chiusura, però, tornava man mano un po' di coscienza ed una stretta al cuore andava sempre più aumentando finché venne il padrone. Anche questa volta pretese da lui il solito servizio che, come detto, a lui piaceva, anche se doloroso, ma quella volta lo fu ancora di più perché capiva che prima o poi lo avrebbe dovuto dire a Bruno. Come l'avrebbe presa?
    
    Il giorno dopo Bruno tornò ad essere il suo ideale animale da monta ma in Carlo ci fu un cambiamento. Nonostante non gli sembrò più nervoso del solito, al momento di scoparlo fu più feroce ancora, accompagnando la violenza con frasi preoccupanti. Già dal pompino
    
    "Succhialo, puttana... Frocio schifoso, datti da fare... Fammi vedere che grande troia succhiacazzi sei...
    
    Ti piace il cazzo?... E' abbastanza grosso e duro per te?... Leccami i coglioni, pezzo di merda... Riprendilo in bocca e muovi quella maledetta lingua... Succhiami la minchia... Sei una checca svuotacazzi" e giù a spingergli la testa verso la foresta di peli, a farglielo affondare il più possibile in gola fino a togliergli il respiro.
    
    "Adesso girati... Guarda che buco rotto che c'hai!... E' una voragine... ...
    ... Tiè, tiè, tiè" e giù a dargli affondi tanto dolorosi quanto crudeli.
    
    "Ahhh, che buco sfondato!... A chi la vuoi dare ad intendere? Tu c'hai qualcun altro che ti scopa. Credi che non l'ho capito? Credi che non capisco che qualcuno ti ha allargato per bene con un cazzo più grosso del mio?".
    
    Giacomo ebbe un sussulto al cuore che lo distrasse dal piacere che stava provando, ricordandogli il suo amore per Bruno. Anche se non aveva detto niente, il suo culo aveva parlato per lui.
    
    "A me non mi frega niente", aggiunse l'altro continuando a scoparlo forsennatamente.
    
    "Anzi, mi fà piacere. Mi eccita ancora di più sapere che sei una troia strafatta". E giù colpi a raffica.
    
    Lo montò come un coniglio, con tanta forza e senza un minimo di passione. "Eccola, preparati. Sto per sborrati nel culo, zoccola. Ti sto per riempire la pancia. Tieni, prendi, prendi, ecco, ecco, eccooooo". Il ragazzo ricevette dentro di sé una quantità pazzesca di sperma, che fece da lubrificante, se ce ne fosse stato bisogno, per le spinte che continuarono a susseguirsi per un bel po. Molta ne colava lungo le gambe, andando ad impiastricciare la leggera peluria bionda che le copriva. Giù fino alle calze, alle scarpe ed al pavimento.
    
    Quando tutto fu finito e lui si era scaricato nel water e si era dato una rapida lavata nel piccolo bagno del negozio, dovette affrontare il discorso col padrone.
    
    "Si, è vero", disse con gli occhi bassi. "Mi vedo con un altro, ma..." e qui alzò fieramente lo sguardo ...
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