La Trasgressione Sgretola Ogni Remora e Principio Morale
Data: 11/08/2021,
Categorie:
Etero
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: Gresten, Fonte: RaccontiMilu
... grosso cazzo verso di lei. Marisa restò interdetta di fronte alla visione di quel pene e non riuscì a proferire parola. In compenso, riuscì ad inciampare sul tappetino finendo direttamente addosso ad Amir. Questo fece perdere l�equilibrio ad entrambi che si trovarono a terra, con lei sopra di lui e il grosso cazzo in mezzo tra loro. Inoltre, cercando di prenderla, Amir le mise una mano su una chiappa, saggiandone la fermezza prima di toglierla.�Ehi� le disse il ragazzo sogghignando �non c�era bisogno che mi asciugasse lei di persona, bastava un asciugamano� e si levò da sotto di lei facendole strisciare il suo pene su tutta la pancia per farglielo sentire bene e sfiorandole la mano. Marisa, sull�orlo delle lacrime e con la faccia tutta rossa, si precipitò fuori dal bagno, scusandosi. Si diresse in cucina dove si versò un altro bicchiere di whiskey per calmarsi mentre dentro di sé si insultava per essersi messa in ridicolo ed essersi comportata come una verginella alla prima cotta. Vide Amir uscire dal bagno con l�asciugamano legato in vita e i muscoli del petto e gli addominali ancora bagnati, che si dirigeva verso di lei. Senza dire nulla lasciò cadere l�asciugamano e le mise una mano nei pantaloni della tuta. Marisa restò impietrita di fronte all�audacia di quel giovane e non disse nulla mentre sentiva la mano di lui che si infilava nelle mutandine. Era completamente bagnata e se il ragazzo lo sospettava soltanto, adesso ne aveva anche la certezza. Si appoggiò al bancone ...
... della cucina mentre le sue dita le esploravano le intimità, lanciando dei gemiti di piacere quando le prese il clitoride con due dita per strizzarlo dolcemente. Poi, come era entrato, uscì. Senza dire nulla, prese i suoi vestiti ancora sporchi e si rivestì, dirigendosi verso l�uscita. Le uniche parole che uscirono dalla sua bocca furono un �A domani signora� mentre un sorriso carico di promesse si stampò sulla sua faccia. Marisa era ancora troppo sconvolta per poter dire alcunché. Non solo aveva permesso che un ragazzino immigrato che le faceva da giardiniere le esplorasse le intimità, facendole anche un ditalino, ma si era anche permesso di lasciarla così, sull�orlo dell�orgasmo, come a rimarcare l�inversione di ruoli in quella situazione. Era lui il burattinaio in quell�opera e sapeva esattamente come e quando muovere i fili giusti. Molto probabilmente lei non era nemmeno la prima che cadeva nella sua rete. Chissà quante altre donne sposate di buona famiglia aveva scopato con quel cazzo gigante e chissà quanto avevano goduto a prenderlo tutto? Voleva sentire nuovamente quelle dita lunghe che si infilavano dentro di lei portandola all�orgasmo che oggi le aveva fatto solo assaggiare. Voleva sentirle su tutto il suo corpo mentre la massaggiavano e la palpavano, esplorandole ogni centimetro quadrato della sua pelle. A questo pensava Marisa quando anche lei si spogliò per farsi una doccia e finì quello che lui aveva iniziato passandosi la spugna mentre si immaginava che fossero le ...