1. Il fuoco nelle vene


    Data: 12/08/2021, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... esordì:�Cazzo, che pezzo di figa che sei!Il tecnico lentamente cominciò a prendere coscienza di ciò che stava succedendo sotto i suoi occhi. Non era una cosa normale trovarsi all�improvviso davanti un gran pezzo di figliola nuda.Eloisa, era una donna giovane, aveva solo venti otto anni, e si trovava nel pieno splendore del suo vigore fisico, solido e statuario, che emanava una sensualità a cui era impossibile resistere.Il seno, una quinta abbondante, si teneva su senza alcun sostegno, la vita era stretta e i fianchi larghi e rotondi, era alta di statura con gambe lunghe e robuste.Era uno spettacolo ammirarla. Da togliere il fiato.Eloisa prese subito l�iniziativa, prima che il tecnico si rendesse pienamente conto di quanto gli stava succedendo.Si avvicinò a lui e iniziò ad accarezzargli l'inguine, fino a, quando la sua mano, chiusa sullo spessore, cominciò ad avvertire i segni dell�eccitazione.Sorrise con malizia quando percepì un�erezione piena.La mano, infatti, stava stimolando un cazzo già in tiro. Lei, attraverso la tenue stoffa, lo segò per alcuni istanti, senza distogliere lo sguardo dall'uomo.L�operaio, tuttavia, era ancora impacciato.Ci sono persone che, quando si trova davanti una donna audace e piena d�iniziativa rimangono completamente disarmati, come bambini ingenui.Eloisa ormai conosceva perfettamente quel tipo di reazione. Così, sorridente, senza fermarsi nella sua azione lasciva e perversa, continuò a sollazzarlo con foga.Dopo averlo stimolato a lungo, si ...
    ... abbassò ai suoi piedi, gli aprì la zip, armeggiò quel tanto da tirargli fuori il cazzo, duro e scuro come la pece.La cappella era tesa e grossa come una biglia di bigliardo, completamente bagnata di liquido seminale, che rifletteva la lieve luce della lampadina.La ragazza, fissò con bramosia quel cazzo leccandosi le labbra, poi mosse il polso iniziando a masturbarlo lentamente in tutta la sua lunghezza.La sua mano, si agitava su e giù, spostando la pelle tesa fino alla base del cazzo.Il viso di Eloisa era una smorfia di passione, un vezzo di cupidigia che attirava lo sguardo libidinoso del tecnico.Dopo aver fissato intensamente l�operaio, abbassò lo sguardo sul pene, divenne seria, aprì la bocca e se lo fece scivolare in fondo alla gola.Il cazzo era talmente voluminoso che le sue gote si riempirono come un palloncino.Eloisa, deliziata da quel cibo prelibato, intraprese con foga un sublime pompino, avendo cura ogni tanto di leccare i contorni della cappella e la lunghezza dell'asta.Godeva a sentire quel cazzo anonimo pulsargli nella bocca.L'operaio, sotto le lisciate di lingua e succhiate di cappella, si era eccitato come un toro da monta.In piena frenesia dei sensi, con modi rudi, afferrò Eloisa dalle ascelle, la sollevò in aria e la costrinse a sedersi su un tavolino.Poi si gettò con la faccia tra le sue cosce spalancate, dando sfogo ad un desiderio che non riusciva più a contenere, quindi presa a leccarle le fenditure della figa e a succhiare il clitoride, come se fosse una ...
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