Vicini di casa
Data: 15/08/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: max herrscher, Fonte: EroticiRacconti
... ospiti che vengono scelte da un catalogo. Spesso si tratta anche di signore di alta borghesia che vengono a trascorrere un periodo di piacere da noi, disposte a subire umiliazioni e punizioni ed essere usate dai clienti con l’accordo di fidanzati e mariti o amanti. Abbiamo anche sottomessi maschi, ovviamente bisogna averne per tutti i gusti lei capisce. Elio ascoltava questa affascinante signora annuendo con la testa, certo non avrebbe immaginato nulla del genere, che peccato non esserne venuto a conoscenza prima. Ines aveva condotto Anna in cucina, e le aveva tolto il guinzaglio e messa al lavoro per preparare il tavolo lei aveva già fatto il di piu’ dalla sera prima aveva cucinato per tutti ora si trattava solo di preparare il tavolo nel salone, e di terminare la cottura. Il pranzo servito da Anna procedette egregiamente, Anna era bella e si muoveva con grazia assolvendo al suo compito di cameriera, poi si sedeva sulle ginocchia di Padrone Elio che la imboccava, e pareva felice del suo ruolo. Dopo il pranzo durante il quale Anna mangio’ solo quello che Elio le dava quindi molto poco, anche su consiglio della dottoressa Elisabetta, che era meglio non mangiasse troppo. Chiara si era seduta accanto a Giorgio che era un po’ in imbarazzo e lei lo accarezzava sotto il tavolo e ogni tanto gli sussurrava qualcosa all’orecchio, e lui diventava rosso, ma pareva anche eccitato. Presero il caffè servito da Anna, e alcuni gradirono l’amaro, poi fu Chiara a rompere il ghiaccio dicendo ...
... che forse era ora di salire, in soffitta. Anna li comincio’ a tremare, e sudare, Elisabetta la prese per un braccio e disse: andate io e Ines magari vi raggiungiamo fra un attimo. Elisabetta fece mettere in ginocchio la schiava, e gli disse: ascolta, so perfettamente che hai parura, ma ti assicuro che è solo un momento, poi ti metto un unguento, che ti aiuterà a sopportare il bruciore, tu sei disposta vero ad un po’ di sofferenza per i tuoi padroni vero? Anna: si... si ... Signora, ma ho molta paura. Mi dispiace. Anna fece cenno a Ines di lasciarla sola con la schiava, ed Elisabetta le disse: tesoro guardami negli occhi, se non vuoi fermo tutto, ma se sei pronta, sappi che mi occupero’ di te, e sono un medico so quello che possiamo fare o non fare, ovviamente loro vogliono che tu senta dolore, ma io posso aiutarti, prendi ingoia questa pasticca, e ti assicuro che sentirai molto meno dolore di quanto immagini meno di una buona dose di sculacciate alle quali sei già abituata. O mi sbaglio? Anna: non si sbaglia Signora, sono stata già punita spesso. Anna ingoio’ la pasticca che le dava Elisabetta e poi si rilasso’. La prese per mano e salirono in soffitta dove aveva già predisposto tutti appena arrivata al mattino con Chiara. Chiara aveva messo un ferro a scaldare su un piccolo scaldino elettrico, era una S , alta cinque centimetri, larga tre centimetri. Quando Elisabetta seguita da Anna arrivo’ la fece stendere sul lettino e la legarono piegata in due con le natiche esposte. ...