Intervista a me stessa
Data: 15/08/2021,
Categorie:
Interviste,
Autore: Marina
Mi è venuto in mente di intervistarmi prendendo spunto dalle domande dalle varie mail che ho ricevuto. Ho pensato di farlo perché molti lettori (e lettrici) hanno pensato bene di pormi un bel po� di domande su come sono, che faccio, quel è la mia vita. Qualcuno mi ha chiesto persino foto e numero di telefono per un eventuale appuntamento. Forse hanno male interpretato il mio invito a inviarmi critiche o suggerimenti per i miei racconti.Spero che questa �intervista� chiarisca meglio le cose.D.: Buongiorno Marina, eccoci pronti all�intervista così come mi hai chiesto, sei pronta a iniziare?R.: Sì, certo, eccomi qui.D.: Cominciamo allora con le domande di routine, come ti chiami?R.: Il mio nome è Marina, ma molti mi chiamano Mia (è il nome che mi ero scelta quando ero una ragazzina, un po� come fanno gli indiani d�America, che io ammiro tantissimo) oppure Mari (che mi ha dato una mia cara amica). Non dico il mio cognome perché vorrei cercare di mantenere il più possibile nascosta la mia identità.D.: Cosa fai nella vita? Lavori?R.: Sì, lavoro, sono laureata e sono ricercatrice all�università. Ovviamente anche questa risposta resta incompleta per il motivo che ho detto prima.D.: Potresti descriverti fisicamente?R.: Non mi piace descrivermi e non credo di saperlo fare per bene, comunque lo faccio. Dunque sono bassina (circa 160 cm), magra, seno piccolo, occhi un po' sull'azzurro/verde e capelli che arrivano quasi sul collo con i colpi di sole.D.: Cosa ti ha ...
... spinto a scrivere racconti erotici?R.: Per amore della verità io non nasco scrittrice di racconti erotici. Ho cominciato a scrivere favole per bambini, poesie, racconti fantastici. Tutte cose che mi hanno fatto vincere anche qualche premio letterario qualche anno fa. Avrei potuto proseguire con la mia passione di scrittrice. Ho anche scritto qualche testo universitario, ma quelli non mi hanno dato nessuna emozione. Poi, dopo una separazione abbastanza dolorosa, ho iniziato ad immaginare (e sottolineo immaginare) una vita molto diversa dalla mia, forse un po� lussuriosa e ho deciso di mettere su carta (anzi sul computer) tutti questi pensieri. Ma voglio essere chiara, ho scritto questi racconti per liberare la mia fantasia, per farla volare, per immaginare una vita che non sarà e non potrà mai essere la mia.D.: Non pensi che qualcuno abbia potuto fraintendere nel leggere i tuoi racconti e abbia pensato a una donna leggera e desiderosa di vivere realmente gli episodi che tu hai narrato?R.: Posso risponderti con una domanda che sorge anche spontanea: se leggi una favola o un racconto fantastico, pensi che lo scrittore voglia davvero imbattersi in orchi, draghi o streghe? E poi ti faccio anche un�altra domanda: pensi davvero che una persona debba ricorrere a certi racconti per fare incontri di qualsiasi genere? A quanto mi risulta esistono centinaia di siti che forniscono questi servizi. Mi sembrerebbe un po� troppo arzigogolato scrivere racconti per raggiungere lo stesso scopo, ...