UMILIAZIONE DEL VERME
Data: 16/08/2021,
Categorie:
Etero
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: Formichina ai suoi piedi, Fonte: RaccontiMilu
-Da oggi sarai mio schiavo- risuonava come una bellissima promessa quasi come se volesse chiedermi di sposarla, con una differenza che non saremmo stati sullo stesso piano.Inizi� così il mio percorso per diventare lo schiavo perfetto, il suo schiavo perfetto.-Devi imparare ad obbedirmi, devi imparare a fare tutto quello che ti dico senza protestare ok?!?! E non potrai nemmeno toccarti senza il mio permesso!!! E ogni cosa che ti farò fare dovrai ringraziare dicendomi "grazie Padrona" sono stata abbastanza chiara?!?!- continuò spiegandomi le regole del nostro rapporto; come se non fosse già abbastanza chiaro quale era il mio posto, visto che in quel momento ero nudo inginocchiato davanti a lei a testa china guardandole i suoi piedini favolosi e ben curati, lei capi dalla mia erezione data da quella visione la mia voglia-Tu non sei degno di stare al loro livello dovresti farmi da tappeto quando cammino. Però visto che è il tuo primo giorno e mi sento buona ti do il permesso di leccarli ok?!?!--si padrona, grazie padrona, troppo buona padrona- nemmeno il tempo di finir di parlare e mi ritrovavo già un suo piede in bocca, che sensazione unica vedendo i suoi occhi godere di questa mia umiliazione ero felice, in estasi, sapevo di aver fatto la scelta giusta ma ero consapevole anche di aver perso la mia dignità.-Bravo ci sai fare, ora io devo farmi una bella doccia rilassante, seguimi, ma non provare ad alzarti, vieni a quattro zampe-La seguii è una volta arrivati in ...
... bagno mi disse-perché mi guardi, mica penserai che mi puoi vedere nuda, dai forza girati-Mi girai con mio enorme dispiacere, Raffaella(è questo il suo nome) aveva tette spettacolari, magnifiche che ama mostrare al mondo con maglie molto scollate però anche essendo munita di tette grandi non è affatto grassa ha tutto al punto giusto, compreso il culo infatti ama portare leggins o gonne a vita alta senza mutande in maniera tale da non mostrare alcun segno.Una volta nuda entr� in doccia e da fuori iniziai a sentire i suoi gemiti, si stava masturbando ed io ero li fuori nudo con il cazzo duro senza potermi toccare, ad un certo punto sentii-Schiavo hai sentito come godo? Vorresti toccarti eh? Ma non puoi, non sei più libero di fare quello che vuoi, ora sei di mia proprietà-E su queste parole credo abbia avuto un orgasmo perché la sua voce si spezzò lasciando spazio ad un gemito liberatorio, ma non mi diede la soddisfazione di dirmelo.Una volta terminata la doccia si asciugò e io rimasi lì in ginocchio per circa una mezz'ora fino a quando-girati schiavo e guarda, guarda la tua padrona, ti do l'onore di guardare la sua figa e sai perché hai questo onore?-Era seduta sul bordo della lavatrice a gambe spalancate con i piedi appoggiati sempre sopra e con la schiena adagiata sul muro retrostante, potevo vedere la sua stupenda figa pelata aperta dalle sue due dita e dalla quale colavano i suoi umori.- no padrona, mi perdoni perché non lo so--certo che non lo sai tu sei solo uno ...