Appuntamento senza occhiali
Data: 16/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu
... mi cadono sulle spalle e sono di un biondo scuro e ho gli occhi azzurri. Oh, e sì, ho gli occhiali. Li ho sempre indossati e non ho mai pensato che potrei fare a meno di loro. Giovanni però, non la pensava altrettanto...Giovanni è un ragazzo, ovvio, di due anni più vecchio di me con il quale ho iniziato ad uscire per la disperazione. Era ed è ancora molto carino, devo ammetterlo. Mi feriva quando diceva che gli occhiali mi facevano apparire come una sorta di gufo e li ho sempre tenuti anche se a volte mi davano fastidio ed erano una sorta di aiuto, un rifugio o riparo quando uscivo con lui. Senza di loro, sono quasi cieca! A lui dopo tutto, poco gli importava di loro, continuava a cercare di entrare nei miei pantaloni, ma che tipo di rivelazione ho fatto! Ogni ragazzo della sua età è così, no?Io non l�ho lasciato fare però. Abbiamo baciato e gli ho permesso di accarezzarmi le tette, che a lui piacevano molto e ho anche liberato il suo problema quando si lamentava troppo per via che le sue palle gli facevano troppo male, due volte, ma io non l�ho lasciato entrare nei pantaloni. Almeno, non fino a quel giorno...Il sabato per noi era un�abitudine andare al cinema. Come sempre Giovanni mi dava appuntamento davanti all�ingresso e anche se arrivavo generalmente una mezz'ora prima, lui arrivava giusto in tempo per l�inizio del film dal momento che prima di venire con me andava a giocare al pallone. Come sempre ha cercato di convincermi a venire senza i miei occhiali, �Stai molto ...
... meglio senza di loro� ripeteva sempre. Quella volta ho ceduto.Dopo aver acquistato il biglietto ho tolto gli occhiali e li ho messi nella mia borsetta e avevo deciso che forse l�avrei lasciato toccarmi, laggiù, sapete dove. Non ci pensavo neppure a lasciarmi scopare! Oh, No! Giusto per andare sul sicuro, però, sono tornata a casa dopo aver acquistato i biglietti e dal comodino di papà ho rubato un preservativo. Giusto per essere al sicuro.Così, stavo camminando su e giù sul marciapiede nervosamente davanti al cinema da una mezz'ora in attesa di un segno da Gian. La cosa peggiore era che mi sentivo come una puttana cui stavo offrendo pubblicamente il mio corpo. Che cosa succederebbe, mi chiedevo e temevo, se la polizia ha perquisito la mia borsetta e ha trovato il preservativo? Mi avrebbero arrestato per adescamento!Era arrivata l'ora dell'inizio e Gian ancora non si vedeva. Vedevo il mondo come una macchia confusa senza i miei occhiali, non ci vedevo bene per niente e il tempo stava passando inesorabile e come ho guardato l'ora, il film era iniziato già da cinque minuti. Ero giustamente disperata e arrabbiata, non per aver gettato i soldi, ma per avermi fatto aspettare inutilmente ed ero giustamente preoccupata. In fin dei conti gli volevo bene. Quando finalmente l'ho visto arrivare bello tranquillo come se nulla era accaduto.�Vieni, affrettati! Lo spettacolo è già iniziato!� Ho gridato e mi sono diretta rapidamente verso l'ingresso.Gian mi seguiva, si è fermato al venditore di ...