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Qalche giorno di riposo
Data: 20/08/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: littlesweetgirl, Fonte: RaccontiMilu
Era passato un po� di tempo da quando eravamo stati intimi.Erano stati mesi in cui eravamo stati presi dai nostri impregni e per riprendere energie, io, mio fratello e una coppia di amici decidemmo di passare un paio di giorni immersi natura.Dopo un paio d�ore di viaggio arrivammo a destinazione.Una volta sistemati i bagagli e cambiati iniziammo a fare un�escursione ma causa di un improvviso temporale fummo costretti a ritornare di corsa a casa.Il giorno dopo mi alzai con una strana sensazione. Mi sentivo accaldata, avevo continui crampi addominali.Appena andai in cucina vidi che c�era solo Marta al tavolo. �Marco è uscito con Matteo. Sono andati a fare un giro. Matteo ne aveva bisogno era un po� nervoso. Marco l�ha quasi costretto.� �Per quale motivo?� dissi confusa preparando una tazza di the. �Non lo so. Si sarà alzato con il piede sbagliato. Cercherà di capire che cosa ha. Tu come stai? Hai una cera!� �Non sto molto bene. Mi sa che ho preso l�influenza ieri.�Dopo poco sentii che Marta corse verso di me. �Fede ce la fai ad alzarti? Adesso ti porto in camera.� Dopo poco sentii una telefonata preoccupata tra Marta e Marco. Non riuscivo a capire cosa si dicevano. Ero troppo concentrata a cercare di farmi passare i crampi addominali. �Marco qui non si mette bene.� �No. è febbricitante. Adesso è a letto. �Lui come sta?� �No.. hai ragione..� � Non so come comportarmi.� �Ah ok.. va bene.. lo farò.� Erano le uniche frasi che ero riuscita a capire.Poi Marta venne ...
... verso di me cercando di rassicurandomi senza riuscirci.Mi misi a sedere sul letto, con l'intenzione di mettermi in piedi. Di vestirmi, di uscire. Allora un brivido mi corse in tutto il corpo, la vagina si contrasse e fui assalita da una violenta e incredibile scossa di desiderio facendomi uscire un gemito dalla gola."Così non va bene" piagnucolai, piegandomi a stringe lo stomaco. "Oh Dio, così non va bene. Voglio tornare a casa.��Fede� Marta mi si precipitò accanto. �Devi stare tranquilla. Passerà.� disse per non farmi preoccuparmi anche se il suo tono era titubante."Il tempo è scaduto." Matteo era all�entrata della stanza, con i capelli che gli cadevano morbidamente sulle spalle nude e gli occhi color ghiaccio scintillanti di lussuria. Ansimai non appena mi venne incontro. Dovevo toccarlo, averlo addosso. Sembrava grosso e sodo, e così caldo. Non ci fu alcuna esitazione in me quando mi raggiunse e mi sollevò dal letto.Gemetti ad alta voce al contatto con la sua pelle ardente. Mi sollevò all�altezza del petto mentre si girava ed usciva a grandi passi dalla stanza.Il lenzuolo strisciò sul pavimento, scivolando contro la sua pelle come lentamente cadde via.Non riuscivo a tenere le labbra dal petto. Dovevo assaggiarlo. Morsi i muscoli duri, leccai la ferita piccola mentre il suo corpo rabbrividì.Rombò dal petto, un suono profondo e predatore che mi fece fremere di piacere.Mi portò con passo veloce, incurante delle opposizioni e degli sguardi di Marta e Marco, attraverso la ...