La spa
Data: 22/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Eva & Marco
... Ovviamente il Giulio non gli nega questa possibilità che avrebbe potuto aprire scenari interessanti. Il nostro amico mi massaggiava il collo, la nuca e le spalle, mio marito i piedi e le gambe, spingendosi sono all'interno coscia. Ero vistosamente fradicia. Marco non poteva non accorgersene. Infatti scostò il perizoma e iniziò a leccarmi la mia fighetta. Il confine tra la fantasia e la realtà era stat varcato. Non ebbi tempo di imbarazzarmi, Marco mi conosceva fin troppo bene, sapeva perfettamente come farmi perdere ogni freno inibitorio. Non ci vidi più, mi girai, lasciai cadere l'asciugamano, mettendo in mostra le mie belle tettone, e afferrai il pacco del massaggiatore. Era duro, si vede che si aspettava tutto ciò. Lo liberai dalle mutande e lo presi in mano. Pulsava dal desiderio. Mi girai verso Marco come a chiedere la sua approvazione. Marco è geloso ma anche lui, come me, ha una mentalità perversa, e consapevole del fatto che avrei dovuto ricambiare il desiderio di realizzare la sua fantasia di farlo con me e un'altra donna, mi fece un cenno di intesa. Mi voltai, carica di erotismo, e presi in bocca un cazzo diverso da quello di mio marito in sua presenza. Non feci in tempo ad assaporarlo che sentii riempita la mia fighetta dal cazzo di Marco, duro come non mai. La mia fantasia si stava realizzando. Alternavo colpi di lingua sulla cappella di Giulio, sguardi provocanti ai miei due uomini e intense spompinate. Marco dal canto suo mi stava stantuffando sonoramente. ...
... I miei umori, ormai copiosi, facevano si che ad ogni affondo del cazzo di Marco si sentisse un dolce rumore di piacere. Sono venuta almeno un paio di volte nel giro di pochissimo. Marco mi ha sempre detto che quando fantasticavo di avere un cazzo in bocca invece che il suo dito, la mia fighetta reagiva allo stimolo dando la sensazione che gli stesse "mordendo" il cazzo. Era ovvio che adesso se lo stesse a dir poco divorando. Marco era pronto per venire, accelerai il ritmo con la bocca per preparare anche il cazzo di Giulio. Li sentivo pronti, mi sentivo pronta per realizzare il mio ultimo e più scandaloso desiderio. Bastarono pochi istanti e la mia bocca fu inondata di calda sborra e Giulio urlò di piacere. Marco vedendo ciò venne fragorosamente sparandomi il suo succo così forte che quasi lo sentii risalire lungo lo stomaco. Sentivo entrambi sfiniti ma soddisfatti. Io mi sentivo soddisfatta e appagata. Ringraziammo Giulio, ma questa volta non per il massaggio, e rientrammo in camera. Ero ancora così eccitata che volli scopare un'altra volta con Marco. Questa volta fu più romantico ma non meno appagante. Durante le coccole però ci guardammo negli occhi con aria complice, avevamo fatto qualcosa di eccezionale, avevamo esplorato nuovi orizzonti e ci era piaciuto. Ci demmo solo poche regole, la più importante era che solo Marco avrebbe potuto penetrarmi. I nostri futuri amici si sarebbero divertiti con la mia bocca e le mie tettone. Ovviamente Marco iniziò a progettare la ...