1. La giardiniera


    Data: 27/08/2021, Categorie: Etero Autore: The nature boy, Fonte: RaccontiMilu

    Se ne stava sempre a culo all'aria mentre tagliava l'erba...aveva questa fissa di falciare il prato ogni due giorni, come se dovesse giustificare l'esoso acquisto del tagliaerba...difficile vedere una donna che fa i lavori da uomo, ma lei li faceva, cascasse il mondo, ogni due giorni nella stagione estiva, radeva quel corpo verde...e io? A osservarla da una finestra, quella che dava sul suo giardino, a cercare di sbirciare sotto la gonna da lavoro cosa indossasse e cosa no...non era una di quelle donne convenzionalmente belle, era un tipo normale, alta, non troppo magra, un fisico da madre con due figli, capelli castani rossicci tagliati in modo un po' mascolino....eppure aveva qualcosa che mi attraeva...non ho mai capito se mi vedesse mentre cercavo l'angolo migliore per immortalarle il culo, penso di no, oppure si, forse quelle posizioni conturbanti le assumeva proprio per me...l'estate fa brutti scherzi si sa, fa bollire il sangue degli uomini che si perdono in un paio di gambe a ogni pie sospinto...e fu così che un Mercoledì mattina al rumore del taglia erba mi precipitai in cucina per il mio solito spettacolo...reduce da una notte movimentata da pensieri erotici che mi avevano fatto svegliare arzillo, anche se sarebbe meglio dire �teso come un'asta�, avevo delle farfalle che giocavano a girotondo nella mia zona inguinale..ero deciso a darle un segno di vita, volevo che capisse quanto la desiderassi....complici i già citati sogni vietati ai minori e i raggi di sole che ...
    ... picchiavano sulla pelle fin dall'alba, mi sporsi con fare voglioso verso la finestra spalancata sulla giardiniera...guarda caso mi dava le spalle, con questo vestitino sopra le ginocchia che si alzava quando lei appoggiava i gomiti sull'impugnatura...il rumore del macchinario di prima mattina mi infastidiva, ma allo stesso tempo mi faceva sentire più forte, come se mi desse coraggio...quando la donna sbuffando per le alte temperature voltò l'aggeggio infernale verso di me io l'avevo già duro...ebbi una specie di sussulto rendendomi conto di avere il pene fra le mani e quando lei guardò verso l'alto mi vide con quel coso fra le dita...non so chi dei due abbassò lo sguardo per primo, io ormai ero in fallo (in tutti i sensi) e non potevo tirarmi indietro, mi sentivo semi cosciente, come quando si �alza il gomito� e, pur ricordandosi tutto, ci si sente comunque diversi...avevo il sangue che batteva sulle tempie mentre la mia mano segava il pene già duro...lei, più shockata di quanto lo fossi io, come per istinto fermò la falciatrice per cercare di capire meglio...le sorrisi con uno sguardo tra il diabolico e il maniacale...si avvicinò sforzando gli occhi al sole come a scrutare un animale mai visto prima e in pochi attimi fu sotto la mia finestra...due metri di altezza la separavano dal mio arnese...io continuai a segarmi in preda alla libidine...�Perchè non scendi un attimo?� - parlava come se fosse spiritata�Arrivo� - fu tutto ciò che riuscii a direMi precipitai giù dalle scale e ...
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