1. Allontanamento lacerante


    Data: 28/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... colgo che &egrave piena di sfrenato desiderio, aperta, pronta ad accogliermi, immagino le sue dita sul clitoride cosparso di secrezioni e lucido dei suoi stessi fluidi, le vedo entrare e uscire dalla sua fica. Glielo dico, nel mentre lei spasima in modo poderoso, quasi singhiozza, mi dice che mi brama come non mai, che ha bisogno d�avermi dentro di lei, in bocca, davanti e dietro.Io le ribadisco che voglio totalmente quello che s�auspica lei, ripeto con parole diverse tutto quello che mi dice, le descrivo esponendole le mie lascive sensazioni, i miei desideri scostumati, i miei pensieri più immorali e peccaminosi, utilizzo espressioni sempre più invereconde e spinte, vocaboli sempre più appassionati, perché adesso sento il suo respiro affannarsi, sta per godere e lo capisco bene, il telefono non &egrave un ostacolo, adesso siamo veramente insieme, nel contempo le mormoro che sto per sborrare, mi rivela di resistere, frattanto mi strepita di non smettere e d�andare avanti in quel modo. Io sono arrapato alla follia, le dico di farmi delirare, su, vieni adesso, dai, mentre emetto un urlo, sennonché pure lei strilla proclamandomi che vuole il cazzo, prendimi, sì, infilzami, fammi godere, ...
    ... con la voce flebile e occlusa dal piacere, in quanto &egrave estremamente fantastico, poiché siamo venuti insieme.Siamo svigoriti, facciamo fatica a parlare, siamo senza fiato, dalla cornetta m� arriva solamente il suo respiro affannato e infiacchito. Lei &egrave letteralmente sfinita, in seguito sento i suoi mugolii di femmina soddisfatta, so che sta sorridendo, così come sogghigno io. Francamente l�adoro quando &egrave in quella situazione, &egrave totalmente arresa, beata e quieta, le dichiaro di fare quello che vorrei farle io: baciarsi le dita, le mani e le braccia, ascolto gli schiocchi dei suoi baci, in quella contingenza una tenerezza indescrivibile m�assale, vorrei non attaccare mai più quel telefono, preferirei che non venisse mai più l�ora di salutarci.Io m�auspicherei d�aderire a lei come una seconda pelle, di stringerla, di coccolarla, di tenerla fra le mie braccia, come mi manca in questi momenti, sono leggermente affranto, deluso e scontento.Al momento la separazione non &egrave meno reale, anzi, l�emarginazione e la solitudine &egrave più straziante, maggiormente acuta e tormentosa, eppure non m�importa, io sono suo e lei quest�aspetto lo sa molto bene.{Idraulico anno 1999} 
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