La vicina di pianerottolo mi accoglie dopo il trasloco...
Data: 29/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cristomonti, Fonte: Annunci69
... comunque sono Federica".
"Piacere, Federica, sono Filippo. Come vedi mi sono appena trasferito. E, scusami, ma sono completamente sudato per tutta questa roba che ho dovuto portare su. La mia compagna si chiama Emma, ma verrà domani, quando tutto sarà un po' più in ordine... mossa furba, no?".
La risata di Federica, incorniciata da quei capelli rossi e quel viso così bianco, mi stava lasciando senza parole, ma le sue labbra gonfie, turgide, unica nota rosso sangue di quel profilo, mi attraevano come il miele per le api.
"Vieni, Filippo, ti offro qualcosa da bere, ne hai bisogno mi pare." E con una mano mi faceva cenno di seguirla nella porta della casa accanto.
"Non vorrei proprio disturbare - ho risposto senza esserne molto convinto - poi sono così conciato..."
"Non preoccuparti, tanto solo sola."
E con quelle ultime due parole il mio membro aveva decisamente iniziato a pensare da solo, e un minimo bozzo si iniziava a intravvedere. Proprio quando quel movimento di prima sembrava essere sparito.
L'ho seguita in cucina, e mentre preparava un bicchiere con acqua e limone ghiacciati mi è sembrato si strofinasse "quasi inavvertitamente" con quei suoi legghins incollati al culo perfetto come quello di una statua.
Ho preso il bicchiere e mi sono seduto nel punto più vicino, un divanetto da due o tre posti.
Senza vergogna, mi ci sono buttato del tutto spossato, con le gambe aperte, il mio uccello spaesato che si muoveva dentro e fuori dai boxer, sotto ...
... il cotone della tuta.
Ho bevuto con foga il bicchiere d'acqua, e molta mi è caduta addosso, sulla maglietta già fin troppo bagnata.
Federica ha approfittato subito per mettere una mano prima sopra il petto, e con l'altra infilarsi sotto, massaggiando delicatamente il petto e la pancia bagnate di sudore e acqua. Mentre lo faceva continuava a dire "Piano, piano... ti fa male se mandi giù così in fretta..."
Queste parole sono state un interruttore, insieme con le sue mani sotto la maglietta, e il mio cazzo si è ingrossato a dismisura, impossibile a questo punto non notarlo. Sembrava un animale selvaggio che volesse liberarsi, e Federica se ne è accorta. Era quello che voleva, la mia porca vicina.
Mi ha guardato negli occhi, e si è bagnata quelle labbra gonfie un paio di volte con la lingua. Poi ha tenuto la bocca aperta e, sempre guardandomi negli occhi fino all'ultimo istante possibile, ha estratto il membro duro come il marmo in un colpo solo, e in un momento l'ho visto sparire dentro la sua bocca.
Sentivo l'interno della sua bocca sbattere contro la cappella turgida e durissima, godevo per la saliva che faceva scendere dal bordo di quelle labbrone da cavalla infoiata, e guardavo il movimento delicato che faceva con entrambe le mani, per infilarsi il grosso membro su e giù nella gola.
Non ho quasi nemmeno fatto caso ai suoi capezzoli duri e scuri che uscivano dal vestitino scollato, che seguivano su e giù il movimento della bocca e della gola. Avrei voluto ...