Il tuo potere su di me
Data: 09/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autoerotismo
Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu
... restò sul generico, parlando delle sue origini meridionali, dei suoi studi umanistici e così via. Lei, sebbene tendesse ad approfondire maggiormente, non nascondendogli la città di provenienza, il suo essere sposata da alcuni anni con un già compagno di studi universitari e l�impiego che la occupava anche mentre si scrivevano quella mattina, non nominò in alcun modo né il suo nome reale, né dettagli di altro tipo che avrebbero potuto contribuire a identificarla.Quando lei, con giri di parole tipici di chi è combattuta tra l�imbarazzo e l�eccitazione, gli fece intuire che i suoi racconti erano riusciti a stimolarla e a farle vivere momenti di estremo piacere, il membro di Fulvio non poté contenersi dal riprendere il vigore di circa un�ora prima. Lui non si scostò dalla falsariga seguita dalla donna. Giocarono sul di lei terreno per un po�, stuzzicandosi con frecciate talmente velate che, in un qualsiasi altro contesto, non sarebbero sembrate neppure avances a sfondo sessuale. Tuttavia, la sintonia tra loro risultò subito più che ...
... evidente. Lo stato d�eccitazione nel quale versava il ragazzo, e quello che la sua interlocutrice lasciava trasparire fra le righe, crebbero minuto dopo minuto. E fu estremo il rammarico di entrambi quando quel gioco innocente e seducente dovette interrompersi, causa la fine del turno di lavoro di Phoebe.Una volta salutatisi, e datisi appuntamento alla mattina successiva, Fulvio non riuscì ad esimersi dallo slacciare il sottile accappatoio che ancora indossava, lasciando svettare un pene turgido e nuovamente pronto ad essere stimolato. Ancora inebriato dalle parole di quella sconosciuta, così apparentemente raffinata eppure con un lato ben diverso che sembrava spingere per venir fuori, Fulvio raggiunse il piacere nel giro di pochi minuti, osservando densi e copiosi fiotti di sperma eruttare dal suo membro gonfio e arrossato, prima di ricadere lungo il suo pene, la mano che lo impugnava, e il suo addome nudo. Tanto, pensò, quella chiacchierata l�aveva fatto sudare al punto che avrebbe ugualmente avuto bisogno di una seconda doccia.